Nessun aumento dei pedaggi per il biennio 2025-2026: le nuove opere di Autostrade Alto Adriatico

Nessun aumento dei pedaggi per il biennio 2025-2026: le nuove opere di Autostrade Alto Adriatico

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Nessun aumento dei pedaggi per il biennio 2025-2026: le nuove opere di Autostrade Alto Adriatico - Gaeta.it

La proposta di aggiornamento del Piano economico finanziario di Autostrade Alto Adriatico ha stabilito che non ci saranno aumenti nei pedaggi per gli anni 2025 e 2026. Questa decisione è stata approvata dal consiglio di amministrazione della società e inviata al ministero delle Infrastrutture per l’approvazione finale. Accanto a ciò, il piano prevede ingenti investimenti per migliorare la rete autostradale, che mira a rafforzare la sicurezza e l’efficienza del sistema di trasporti nel Nord Est.

Il piano economico finanziario di Autostrade Alto Adriatico

Investimenti significativi per la sicurezza

Il PEF approvato prevede allocazioni per un totale di 1,895 miliardi di euro destinati a opere da svolgere durante il periodo di concessione. Un aumento della spesa per investimenti di circa 600 milioni è stato necessario a causa dell’incremento dei costi dei materiali da costruzione. Inoltre, sono stati pianificati nuovi investimenti per un ulteriore importo di 370 milioni, specificamente per la ricostruzione delle infrastrutture più vecchie e per garantire la sicurezza dell’intera rete autostradale.

Il consiglio di amministrazione ha riconosciuto l’importanza di affrontare tempestivamente questi interventi, in particolare per quanto riguarda le autostrade A4, che rappresentano una via cruciale per il traffico commerciale e per gli spostamenti dei cittadini. Questi investimenti mirano non solo al ripristino e al potenziamento delle opere esistenti, ma anche alla realizzazione di nuove infrastrutture che possano favorire un flusso di traffico più omogeneo e sicuro.

Le opere da realizzare

Il piano delineato individua quattordici opere chiave da realizzare, che includono interventi strategici per migliorare la fluidità del traffico. Tra i progetti principali vi sono i 25 chilometri di terza corsia da San Donà a Portogruaro, la demolizione e la ricostruzione di dieci cavalcavia lungo il medesimo tratto, e la costruzione del nuovo svincolo e casello di San Stino di Livenza.

Altri punti salienti del piano includono i 12 chilometri di terza corsia dal Nodo di Palmanova a Villesse, la ristrutturazione del casello del Lisert, l’ampliamento del casello di Portogruaro e la realizzazione di un nuovo casello autostradale in località Alvisopoli. Questi interventi sono stati progettati per migliorare l’accessibilità e ridurre i colli di bottiglia, augmentando quindi la capacità complessiva della rete.

Commento delle autorità sul piano d’investimento

L’importanza della sicurezza e della logistica

Il presidente del Friuli Venezia Giulia e commissario per l’emergenza dell’A4, Massimiliano Fedriga, ha dichiarato che il piano ha l’obiettivo ambizioso di trasformare il sistema di trasporti e logistica del Nord Est. Le priorità individuate includono la sicurezza degli utenti delle strade e l’ottimizzazione del traffico merci verso il Nord Est Europa e il Nord Italia. Questo approccio si propone di rendere le autostrade più affidabili e sicure.

Un equilibrio finanziario sostenibile

Marco Monaco, presidente di Autostrade Alto Adriatico, ha sottolineato che il raggiungimento di un equilibrio finanziario è stato possibile grazie all’aumento del capitale sociale, per un totale di 95 milioni, da parte della Regione Friuli Venezia Giulia. Questo supporto finanziario è cruciale per garantire l’impegno della società nel completamento delle opere per la terza corsia della A4, con l’intento di migliorare l’esperienza degli utenti e ridurre i tempi di attesa.

Le autorità stanno monitorando da vicino l’implementazione del piano e si sono impegnate a garantire che le nuove opere vengano eseguite nei tempi previsti, affinché gli effetti positivi sugli utenti e sul servizio di trasporto possano manifestarsi quanto prima.

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