La peste suina africana ha suscitato preoccupazione in diverse regioni italiane, ma per il Friuli Venezia Giulia il quadro è rassicurante. La segnalazione ufficiale del Servizio prevenzione, sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria della regione informa che al momento non sono stati registrati casi di malattia tra la fauna locale. Nonostante questo scenario positivo, le autorità rimangono vigili e attuano misure preventive per garantire la salute degli animali e la sicurezza alimentare della popolazione.
Aumentata vigilanza e misure preventive
Piano di abbattimento dei cinghiali
L’amministrazione regionale ha implementato un piano strategico per il contenimento della peste suina africana, che include l’abbattimento controllato dei cinghiali. Durante la stagione venatoria 2023-24, che va dal primo aprile al 15 gennaio, sono stati abbattuti 3.806 esemplari, un numero sostanzialmente in linea con la stagione precedente, quando erano stati cacciati 3.879 cinghiali. Questo approccio non solo mira a ridurre la popolazione di cinghiali, considerati veicolo di contagio della PSA, ma anche a mantenere l’equilibrio ecologico della fauna locale.
Il coinvolgimento dei cacciatori è cruciale in questa operazione. I cacciatori, infatti, hanno un ruolo fondamentale nel monitorare e contenere la proliferazione dei cinghiali, mentre la loro formazione sulle pratiche di sicurezza e il riconoscimento dei sintomi della malattia rappresentano un elemento chiave nella prevenzione della PSA.
Campagne di informazione
Per far fronte a un possibile contagio da peste suina, la Regione ha lanciato campagne informative rivolte a cittadini, allevatori e cacciatori. Queste iniziative educative forniscono informazioni sui comportamenti corretti da adottare per evitare la diffusione del virus. L’accento è posto sulla sensibilizzazione riguardo ai rischi legati alla fauna selvatica e sul riconoscimento di situazioni potenzialmente pericolose.
Inoltre, le autorità hanno intrapreso azioni di comunicazione mirate per informare sui rischi associati alla PSA e su come ridurre al minimo il rischio di infestazione nelle aziende agricole. È fondamentale che gli allevatori si impegnino attivamente nella biosicurezza e nel controllo delle loro attività, attuando misure preventive rigorose.
Sorveglianza e controlli intensificati
Monitoraggio della popolazione di cinghiali
La sicurezza alimentare è di massima importanza per il Friuli Venezia Giulia, e per questo motivo, la Regione ha fortemente intensificato l’attività di sorveglianza sui cinghiali selvatici. Vengono eseguiti controlli sistematici su tutti gli animali trovati morti, affinché eventuali segnali di malattia siano individuati tempestivamente. Questa misura rappresenta un passo essenziale per prevenire la diffusione della peste suina africana e assicurare che l’epidemia non prenda piede nel territorio.
Controlli negli allevamenti suini
Oltre alla sorveglianza sulla fauna selvatica, è stata sollecitata una vigilanza particolare negli allevamenti di suini, con l’obiettivo di verificare il rispetto delle misure di biosicurezza. Ogni allevamento è sottoposto a controlli rigorosi per garantire che non ci sia alcun rischio di contagio derivante dalla contaminazione. Le autorità stanno collaborando attivamente con i proprietari di aziende agricole per adottare standard di sicurezza elevati, prevenendo qualsiasi possibilità di contagio all’interno delle strutture.
Simulazioni di emergenza
Infine, è stata promossa un’attività di simulazione dell’emergenza, il cui scopo è testare la capacità di intervento delle strutture territoriali nel caso di un’eventuale diffusione della peste suina. Questi esercizi pratici garantiscono che tutti gli attori coinvolti siano pronti a rispondere efficacemente a una situazione di crisi, minimizzando i rischi per la salute pubblica e il benessere degli animali.
Nel complesso, il Friuli Venezia Giulia si dimostra attivamente impegnato nella lotta contro la peste suina africana, con misure di prevenzione e sorveglianza che garantiscono la sicurezza della fauna e dell’agricoltura regionale. Le autorità continuano a monitorare la situazione con attenzione, per mantenere la salute pubblica e il benessere degli animali al primo posto.
Ultimo aggiornamento il 9 Agosto 2024 da Marco Mintillo