Nessun compito a casa per le vacanze pasquali: la scelta della dirigente scolastica di Lamezia Terme

Nessun compito a casa per le vacanze pasquali: la scelta della dirigente scolastica di Lamezia Terme

L’Istituto “Gatti Manzoni Augruso” di Lamezia Terme sospende i compiti a casa durante le vacanze pasquali, promuovendo un periodo di riposo e attività culturali per il benessere degli studenti.
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L'Istituto comprensivo "Gatti Manzoni Augruso" di Lamezia Terme ha deciso di non assegnare compiti a casa durante le vacanze pasquali, per favorire il riposo e la convivialità tra gli studenti e le famiglie. La dirigente scolastica Antonella Mongiardo promuove attività culturali alternative, come la lettura e visite a musei, per stimolare la curiosità dei ragazzi. Questa iniziativa, - Gaeta.it

Gli studenti dell’Istituto comprensivo “Gatti Manzoni Augruso” di Lamezia Terme non dovranno affrontare compiti a casa durante le vacanze pasquali. Questa decisione è stata presa dalla dirigente scolastica Antonella Mongiardo, seguendo un esempio già adottato tre anni fa. La misura mira a garantire ai ragazzi un periodo di riposo e convivialità con le famiglie in occasione delle festività.

La circolare della dirigente scolastica

Nella circolare emessa quest’anno, la dirigente Mongiardo ha invitato i docenti ad aderire a quanto previsto dal Regolamento di istituto riguardo i compiti da assegnare. La circolare sottolinea l’importanza di rispettare il diritto al riposo degli alunni: “Si raccomanda ai docenti di attenersi a tale Regolamento”. Anche se i docenti hanno l’autonomia necessaria per valutare le esigenze specifiche delle classi, la preside ha messo in evidenza la necessità di garantire agli studenti la possibilità di trascorrere il periodo pasquale in relax e serenità.

Mongiardo ha espressamente fatto riferimento alla breve durata delle vacanze, che dovrebbe permettere alla famiglia di riunirsi e condividere momenti di festa e di svago. Questo approccio mira a favorire un clima sereno, in cui i ragazzi possano staccare la spina dallo studio e recuperare energie per il futuro.

Un nuovo approccio allo studio durante le feste

La dirigente scolastica ha proposto una nuova interpretazione dello studio domestico, suggerendo di sostituire i tradizionali compiti a casa con attività culturali alternative. Ad esempio, gli alunni potrebbero essere incoraggiati a dedicarsi alla lettura, a visitare musei o a esplorare parchi e altre realtà che stimolino la curiosità e l’interesse verso la cultura e la natura. L’intento è quello di offrire ai ragazzi esperienze arricchenti, che li possano avvicinare all’arte e allo sport, piuttosto che concentrarsi unicamente su incarichi scolastici.

Questa visione innovativa offre una risposta concreta ai bisogni degli alunni, che possono così vivere le vacanze pasquali in maniera diversa e più significativa. L’invito della preside ha ricevuto una risposta positiva tra il corpo docente, il quale è incoraggiato a ripensare il proprio approccio nei riguardi delle festività e del carico di lavoro domestico.

Origini dell’iniziativa

Questa prassi di non dare compiti durante le vacanze è stata proposta per la prima volta tre anni fa, ispirandosi a una petizione lanciata dal movimento “Basta compiti, non è così che si impara!”. Questo movimento, guidato da Maurizio Parodi, dirigente scolastico di Genova, ha inviato anni fa una petizione al Parlamento con l’obiettivo di regolamentare in modo più omogeneo l’assegnazione dei compiti a casa. Le posizioni espresse dall’iniziativa sono largamente affini a quelle sostenute dalla dirigente Mongiardo, la quale condivide l’idea che lo stress da compiti possa influenzare negativamente il benessere degli studenti.

L’approccio adottato dall’Istituto “Gatti Manzoni Augruso” si inserisce in un contesto più ampio di riforma educativa, finalizzato a promuovere modelli di apprendimento più sostenibili e umani, in grado di valorizzare anche il tempo libero dei ragazzi. Questo cambiamento rappresenta un primo passo nella direzione di un’educazione che guarda non solo ai risultati accademici, ma anche al benessere complessivo degli studenti.

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