Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha pubblicato oggi un messaggio video in cui conferma la sua posizione inflessibile verso l’Iran e la situazione a Gaza. Nel filmato, datato sabato 19 aprile 2025, Netanyahu riafferma l’impegno del governo israeliano a impedire che Teheran acquisisca armi nucleari. Allo stesso tempo, il premier indirizza parole dure a chi suggerisce di ritirarsi e porre fine al conflitto in corso con Hamas, insistendo sulla necessità di sconfiggere il gruppo palestinese prima di ogni trattativa.
la minaccia nucleare iraniana secondo netanyahu
Benjamin Netanyahu ha sottolineato l’urgenza di bloccare l’avanzamento del programma nucleare iraniano a ogni costo. “Sono impegnato a impedire che le ottenga. Non cederò su questo e non arretrerò neanche di un centimetro”, ha dichiarato nel video diffuso oggi. Il primo ministro ha poi toccato un tasto storico, ricordando come in passato alcune fazioni avessero ostacolato le azioni israeliane volte a danneggiare o rallentare il programma nucleare di Teheran.
critica alle opposizioni passate
Secondo Netanyahu senza quei tentativi, già 10 anni fa l’Iran avrebbe posseduto l’arma atomica. La sua critica si rivolge dunque a chi, in passato, si è opposto agli interventi mirati per contrastare l’arricchimento nucleare iraniano, e ora si mostra invece preoccupato o lo invita a rallentare le misure. La posizione del premier israeliano resta ferma e ribadisce la necessità di mantenere alta l’attenzione e l’azione verso Teheran, ritenuta da Israele un rischio diretto per la sicurezza nazionale e regionale.
la guerra a Gaza e l’obiettivo di distruggere hamas
Netanyahu non ha risparmiato parole a chi, in Israele e all’estero, chiede di fermare le operazioni militari nella Striscia di Gaza e di accettare le richieste di Hamas per evitare ulteriori tensioni. “Non metteremo fine alla guerra di rinascita prima di aver distrutto Hamas a Gaza,” ha detto in modo netto. Per il primo ministro, la sconfitta del movimento militante palestinese è la condizione indispensabile per garantire una pace duratura e la sicurezza dello Stato ebraico.
strategia sugli ostaggi
L’obiettivo dichiarato è anche il ritorno degli ostaggi catturati durante i recenti attacchi palestinesi. Netanyahu ha aggiunto che è possibile far rientrare le persone prese prigioniere senza cedere alle pressioni di Hamas, evitando cioè di scendere a compromessi con il gruppo armato. Ciò implica una strategia che punta a spezzare capacità e volontà del movimento, per escludere il rischio che Gaza possa continuare a rappresentare una minaccia ai confini israeliani.
una fase critica per la campagna militare
Nel messaggio il premier ha definito la fase in cui si trova la campagna militare israeliana a Gaza come “critica”. Ha insistito sulla necessità di mantenere “pazienza e determinazione” per portare avanti la vittoria. Le forze israeliane sono impegnate in operazioni che secondo Netanyahu si stanno avvicinando a un punto di svolta decisivo.
Questo momento richiede secondo lui un attento equilibrio fra fermezza e resistenza prolungata, in un conflitto che ha già causato numerosi danni e vittime. Il primo ministro sembra voler tranquillizzare l’opinione pubblica interna, sottolineando che la situazione richiede tempo e concentrazione, ma che l’obiettivo finale rimane chiaro e non si abbandonerà nessun processo finché non si raggiungono i risultati previsti.
Netanyahu ha chiuso ribadendo che il governo non intende cedere davanti alle richieste di Hamas, proseguendo dunque sulla linea di un confronto risoluto e intransigente. La posizione israeliana resta ferma sul contrasto militare e diplomatico contro ogni tentativo di minacciare la stabilità del paese dal fronte palestinese o da quello dell’Iran.