Netflix ha finalmente rotto il silenzio riguardo allo scandalo che ha coinvolto il suo ambizioso film candidato agli Oscar, Emilia Pérez. La situazione ha suscitato preoccupazioni riguardo a una o più delle tredici nomination ricevute. La Chief Content Officer di Netflix, Bela Bajaria, ha espresso le sue considerazioni in un’intervista al podcast The Town, fornendo chiarimenti sulle dinamiche dietro le quinte della compagnia.
La nascita della polemica: tweet razzisti di Karla Sofía Gascón
La controversia è stata alimentata da una serie di antichi tweet di Karla Sofía Gascón, attrice in lizza per il titolo di miglior attrice protagonista nel ruolo di Juan ‘Manitas Del Monte’, che subisce una trasformazione in Emilia. I contenuti di questi tweet, considerati razzisti, hanno sollevato indignazione e rischiano di compromettere l’immagine del film. In risposta a tali eventi, Bajaria ha affermato che è un vero peccato che questo aspetto abbia distolto l’attenzione dall’importante lavoro svolto da Jacques Audiard, il regista del film. Bajaria ha sottolineato l’impatto positivo che il film ha avuto su molte persone, incluse le co-protagoniste Zoe Saldaña e Selena Gomez, le quali hanno contribuito in modo significativo alla produzione.
L’attrice, attraverso il suo personaggio, affronta tematiche delicate e complesse, e la reazione del pubblico e della critica è stata largamente positiva prima di questa controversia. Il fatto che vecchi tweet possano rovinare la reputazione di un’opera artistica è particolarmente problematico, soprattutto per un progetto che mira a trattare tematiche di grande rilevanza sociale.
La posizione di Netflix sulle pratiche di verifica delle informazioni
Un argomento di dibattito riguarda la decisione di Netflix di non aver effettuato approfondite verifiche sui social media di Gascón prima dell’acquisto del film. Rispondendo a questo interrogativo, Bajaria ha affermato che non è usuale per la compagnia esaminare i tweet risalenti a lungo tempo addietro. Tuttavia, ha anche osservato che l’azienda sta riconsiderando questa prassi. La questione ha suscitato interrogativi su quali misure di responsabilità sociale Netflix intenda adottare per prevenire problematiche future di questo genere.
La fragilità della reputazione di un artista può amplificare polemiche analoghe e potrebbe portare a una revisione delle politiche interne della compagnia. Bajaria ha difeso la scelta di investire su Emilia Pérez, affermando che, nonostante queste difficoltà, il film è da considerare un’opera coraggiosa e incredibile che ha trovato risonanza fra il pubblico.
Riflessi sulla narrazione cinematografica e l’industria
La vicenda non pone solo la questione della responsabilità delle piattaforme di streaming. Essa solleva anche argomenti più ampi sulla sensibilità del mondo del cinema nell’affrontare questioni di razzismo e discriminazione. Con una crescente attenzione verso l’inclusività e la rappresentazione, la comunità cinematografica è chiamata a riflettere su come affrontare i propri talenti e le loro scelte passate.
La reazione del pubblico su piattaforme sociali come Twitter e Instagram è fondamentale per la reputazione di un film. I produttori e gli investitori devono considerare i rischi associati alle vite pubbliche dei loro attori. La discordanza tra un corpo di lavoro potenzialmente significativo e le azioni passate di un interprete richiede una gestione attenta non solo da parte degli artisti, ma anche delle società di produzione.
Mentre si attendono ulteriori sviluppi sulla posizione di Netflix riguardo a Emilia Pérez e l’indagine sulle scelte sociali di Gascón, il panorama cinematografico continua a interagire con le questioni sociali emergenti, creando un dialogo necessario per il futuro dell’industria.