La piazza Guglielmo Marconi di Nettuno ha preso vita sabato 7 settembre 2024, diventando un fulcro di discussione e riflessione su temi fondamentali come la giustizia sociale, la legalità e la dignità lavorativa. Questo significativo evento, promosso dalla diocesi di Albano e sostenuto dalla Banca di Credito Cooperativo di Nettuno, ha attirato l’attenzione di centinaia di cittadini desiderosi di partecipare attivamente alla costruzione di un futuro più giusto e solidale.
Un incontro di voci e speranze
La partecipazione della comunitÃ
La serata è stata caratterizzata da una forte partecipazione collettiva, con numerosi cittadini accorsi per ascoltare relatori di peso. Tra questi, il Vescovo di Albano Vincenzo Viva, il sociologo Marco Omizzolo e i rappresentanti della comunità Sikh. La sinergia tra le diverse culture e religioni ha rappresentato un passo importante verso una società più inclusiva. Gli organizzatori, pur attendendosi una buona affluenza, sono rimasti colpiti dalla partecipazione massiccia che ha dimostrato un forte interesse collettivo verso i temi trattati.
Denuncia e proposta di unione
Nel corso della serata, il Vescovo Viva ha affrontato tematiche delicate, in particolare le condizioni di vita dei braccianti dell’Agro Pontino, evidenziando il fenomeno del caporalato e le sue conseguenze devastanti. L’incontro non si è limitato alla denuncia della situazione attuale, ma ha invece rappresentato un’occasione per proporre azioni concrete. L’appello comune è stato quello di unire le forze per superare le divisioni e proteggere i più vulnerabili, creando così un ambiente di speranza e prospettiva.
Una memoria che non si dimentica
Il ricordo di Satnam Singh
La serata ha avuto anche un forte risvolto emotivo, dedicando un momento di riflessione alla memoria di Satnam Singh, un bracciante indiano vittima di sfruttamento. La sua storia, purtroppo simbolo di tante altre tragiche esperienze, ha toccato profondamente i cuori dei presenti, trasformandosi in un potente monito contro l’indifferenza. Ricordarlo è stato un atto di giustizia e un invito a non abbassare mai la guardia di fronte a simili ingiustizie.
L’atmosfera accordata dalla musica
L’intensità della serata è stata arricchita dalla presenza della band femminile “Le note criminali”, che ha saputo creare un’atmosfera di condivisione e solidarietà attraverso la sua musica evocativa. Le melodie hanno accompagnato le riflessioni, rendendo il dibattito un momento di connessione profonda tra i partecipanti, in un clima di empatia e sostegno reciproco.
L’importanza della comunità e delle istituzioni
Riconoscimenti e gratitudine
Francesco Elviretti, Presidente della Sezione di Nettuno dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, ha voluto esprimere un sincero apprezzamento per il grande lavoro svolto dai volontari, sottolineando come il loro supporto sia stato essenziale per la riuscita dell’iniziativa. Le sue parole di gratitudine hanno reso evidente il valore del coinvolgimento attivo della comunità , un elemento fondamentale per il successo di eventi che mirano a sensibilizzare sulle questioni sociali.
Un invito alla continuità dell’impegno
Il Vescovo Viva ha chiuso la serata ribadendo l’importanza del dialogo e della collaborazione tra le diverse realtà che compongono la comunità . Ha invitato i cittadini a continuare a impegnarsi nella lotta per la giustizia sociale, affermando che solo attraverso unione e solidarietà si possono ottenere risposte concrete per coloro che vivono in condizioni di difficoltà .
L’evento di Nettuno si è rivelato quindi non solo un’opportunità per progettare un futuro più roseo, ma anche un richiamo costante all’impegno collettivo verso una società più giusta e inclusiva. È il segnale di una comunità viva, che non teme di affrontare le difficoltà e si onora di lottare per tutti.
Ultimo aggiornamento il 8 Settembre 2024 da Laura Rossi