Il reparto di Neurochirurgia Generale con Particolare Interesse Pediatrico dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche ad Ancona sta rivoluzionando l’approccio agli interventi neurochirurgici grazie alla tecnica dell’operazione “Awake“, che consente ai pazienti di rimanere svegli durante l’intervento. Questa metodica, che segna un ritorno a pratiche sanitarie più umane e interattive, sta diventando sempre più diffusa, migliorando notevolmente la gestione del dolore e i tempi di recupero. In occasione della Giornata Mondiale del Cervello, l’iniziativa mette in luce l’importanza della ricerca sul cervello e il benessere dei pazienti in situazioni delicate come queste.
Un ritorno alla tecnica primordiale
Rimanere svegli durante gli interventi chirurgici è una pratica che risale a prima dell’invenzione dell’anestesia moderna. Presso il centro di Ancona, sono stati eseguiti circa 200 interventi di questo tipo, confermando l’efficacia della tecnica “Awake“. Questa innovazione non solo riduce il tempo di degenza ospedaliera, ma favorisce anche un recupero più rapido per i pazienti. L’approccio coinvolge una maggiore partecipazione del paziente, il quale diventa parte attiva della propria cura, un aspetto fondamentale per l’evoluzione della medicina neurochirurgica.
Le storie dei pazienti operati in questo modo sono, di fatto, emblematiche e vi è un grande interesse sia per i risultati clinici sia per le esperienze personali. Casi come quello di una ristoratrice abruzzese intenti a mescolare ingredienti mentre i chirurghi operavano sul suo cervello illustrano come la pratica possa essere resa meno traumatica e più umana. Queste esperienze arricchiscono la narrazione attorno alla neurochirurgia, rendendola più accessibile e comprensibile al pubblico.
La routine della neurochirurgia
Il team di neurochirurghi, guidato dal dottor Roberto Trignani, è altamente specializzato nella pratica degli interventi “Awake“, un metodo utilizzato da oltre dieci anni. Grazie alla formazione continua e all’approccio multidisciplinare, il centro di Torrette emerge come un’eccellenza nel panorama neurochirurgico. La collaborazione tra specialisti permette un incremento della percentuale di pazienti che possono sottoporsi a interventi con questo metodo, rendendo i processi più sicuri e controllabili.
La tecnica comporta un monitoraggio costante di funzioni motorie, linguistiche e cognitive, mentre il paziente fornisce feedback in tempo reale. Questo aspetto interattivo non solo riduce il dolore percepito, ma dona anche al paziente un controllo sulla propria esperienza chirurgica. Il dottor Trignani sottolinea l’importanza di questi processi lavorando per affinare le metodiche e ampliare le possibilità di tipologie di interventi.
Il contributo della multidisciplinarietÃ
Un intervento neurochirurgico “Awake” coinvolge diverse figure professionali, tra cui psicologi e neuroanestesisti. Il supporto psicologico è fondamentale e viene fornito dalla dottoressa Silvia Bonifazi, che prepara il paziente all’esperienza chirurgica. Il dottore Edoardo Barboni, esperto di neuroanestesia, cura gli aspetti anestesiologici dell’operazione, garantendo che i pazienti non percepiscano dolore e possano collaborare attivamente.
La sinergia tra queste diverse professionalità è vitale. La preparazione del paziente, la gestione anestesiologica e l’esperienza chirurgica si articolano in un percorso fluido, finalizzato al successo dell’intervento. Inoltre, l’integrazione di tecnologie avanzate e intelligenza artificiale sta prendendo piede, facilitando diagnosi e procedure chirurgiche, predicendo fenomeni e comportamenti in base ai dati ottenuti.
Attraverso pratiche consolidate e tecnologie in evoluzione, il reparto di Neurochirurgia di Ancona si conferma un punto di riferimento nel settore, rispondendo in modo efficace alle esigenze dei pazienti. Ogni nuovo intervento rappresenta un passo avanti nella medicina, dove il benessere e il coinvolgimento del paziente risultano al centro dell’attenzione.