Neve e soccorso a Campo Imperatore: la situazione critica sul Gran Sasso

Neve e soccorso a Campo Imperatore: la situazione critica sul Gran Sasso

Tempesta di neve a Campo Imperatore: diciotto persone bloccate all’Ostello “Lo Zio”, mentre i soccorritori cercano due alpinisti scomparsi. Le operazioni sono ostacolate da condizioni meteorologiche avverse.
Neve e soccorso a Campo Impera Neve e soccorso a Campo Impera
Neve e soccorso a Campo Imperatore: la situazione critica sul Gran Sasso - Gaeta.it

A Campo Imperatore, sul Gran Sasso, l’arrivo di una tempesta di neve ha creato notevoli disagi, con diciotto persone bloccate all’Ostello “Lo Zio”. Tra di loro, undici soccorritori del Soccorso Alpino sono attualmente impegnati nelle operazioni di ricerca di due alpinisti romagnoli scomparsi dopo una caduta in un canalone sul Corno Grande. La situazione è complessa e continua a svilupparsi mentre le condizioni meteo non accennano a migliorare.

Le operazioni di soccorso in corso

Le squadre di soccorso, composte da esperti del Cnsas, si sono mobilitate nel tentativo di localizzare i due alpinisti che, lo scorso fine settimana, sono scivolati in un canalone sul Corno Grande. Le operazioni di ricerca sono state ostacolate dalle avverse condizioni meteorologiche, che hanno portato a forti nevicate e raffiche di vento ad alta velocità, rendendo difficoltose le manovre di recupero.

I soccorritori stanno affrontando un compito arduo, non solo per le condizioni climatiche ma anche per la complessità del terreno montano. La scelta di rifugiarsi presso l’Ostello “Lo Zio” è stata necessaria per garantire la sicurezza del gruppo, che si trova a diverse miglia da qualsiasi altro rifugio o soccorso diretto. Le strutture dell’ostello sono adeguatamente attrezzate per affrontare emergenze di questo tipo, anche se la permanenza prolungata è comunque fonte di preoccupazione.

Il guasto della funivia e i disagi per i bloccati

Nel mentre, è stato risolto il guasto tecnico alla funivia che collega Campo Imperatore ai Fondi di Cerreto, ma la cattiva visibilità e le forti nevicate impediscono la riattivazione immediata dell’impianto. Con l’impossibilità di utilizzare la funivia, la situazione per i diciotto bloccati si fa più complicata. È probabile che rimangano all’interno dell’ostello sia durante la Vigilia di Natale che nel giorno stesso, poiché le condizioni non consentono spostamenti.

Molti di loro si trovano in attesa di notizie sulle operazioni di soccorso e sulle possibilità di ritorno. Nel frattempo, le temperature registrate nel punto più alto di Campo Imperatore hanno toccato picchi di -9.5 gradi Celsius, con venti che hanno raggiunto velocità di 135.2 km/h. La situazione meteorologica continua a essere monitorata dagli esperti dell’associazione Caput Frigoris, che raccolgono dati per valutare l’andamento dei fenomeni in atto.

Le previsioni meteorologiche e l’approccio alle emergenze

Osservare le previsioni meteorologiche è cruciale per gestire situazioni di emergenza come quella attuale. Con la nevicata prevista nelle prossime ore, le speranze di una rapida risoluzione della transitorietà per i bloccati all’Ostello “Lo Zio” sono ridotte. Tuttavia, le squadre di soccorso sono attrezzate e pronte a intervenire non appena le condizioni meteorologiche lo permetteranno.

La sicurezza di alpinisti e soccorritori rimane la priorità. Questo episodio sottolinea l’importanza di una preparazione adeguata per affrontare le insidie del territorio montano, e il continuo monitoraggio delle condizioni meteo. La sorveglianza su migliorie che possano essere apportate alle infrastrutture di soccorso e agli impianti di risalita è essenziale per garantire la salvaguardia di tutti coloro che si avventurano sulla montagna, specialmente in periodi festivi in cui le attività sulla neve sono più sincere.

Una situazione da seguire con attenzione

Con le festività natalizie in arrivo e l’incertezza che circonda le operazioni di soccorso, l’attenzione pubblica è rivolta verso Campo Imperatore. È fondamentale che le autorità competenti continuino a monitorare attentamente la situazione, garantendo che tutti gli ospiti dell’ostello siano al sicuro e possano rientrare quando le condizioni lo consentiranno. La resilienza degli operatori del Cnsas è encomiabile e la speranza per una rapida risoluzione rimane viva, mentre si attende un miglioramento delle condizioni climatiche.

Ultimo aggiornamento il 24 Dicembre 2024 da Sara Gatti

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