Maltempo in Abruzzo: disagi per vento e neve, bloccati due alpinisti sul Gran Sasso
Raffiche di vento eccezionali, nevicate abbondanti e piogge persistenti stanno mettendo in ginocchio l’Abruzzo, dove da ieri si registrano ingenti danni e problematiche diffuse. La situazione critica è aggravata dal maltempo e dalla bufera che ostacolano i soccorritori del Soccorso Alpino nel tentativo di raggiungere i due alpinisti emiliani intrappolati da domenica in un canalone sul Gran Sasso.
Interventi dei Vigili del Fuoco in Abruzzo
E’ stata emessa un’allerta meteo gialla a causa di temporali e venti di burrasca che da ieri stanno colpendo la regione senza sosta. Nevicate intense si registrano sia nelle zone montane sia sulle colline, mentre nelle aree collinari di Pescara, ad esempio, si segnalano precipitazioni miste a neve. Le raffiche di Maestrale e Tramontana, che localmente hanno toccato i 90 km/h, stanno provocando i danni maggiori.
I Vigili del Fuoco sono intervenuti in numerosi casi per rimuovere alberi sradicati, mettere in sicurezza strutture pericolanti e gestire tettoie divelte dalle raffiche. La situazione è particolarmente critica nelle zone montuose dove vige un’allerta valanghe, con nevicate abbondanti che continueranno a interessare il Pescarese, il Chietino e l’Aquilano per tutta la giornata. Sulle coste si registrano piogge intense, mentre la quota neve è in calo fino ai 300-500 metri.
Situazione critica sul Gran Sasso: ricerche sospese
Le condizioni meteo estreme sul Gran Sasso hanno costretto a sospendere le operazioni di soccorso per i due alpinisti rimasti bloccati sul versante sud-est del Corno Grande, precisamente nel Vallone dell’Inferno, dopo una scivolata.
“Purtroppo, i tentativi effettuati questa mattina a partire dalle 6:30 non hanno dato esito positivo. Le condizioni sul Gran Sasso rimangono proibitive a causa degli accumuli di neve fresca e delle violente raffiche di vento”, ha comunicato il Soccorso Alpino, sottolineando che la situazione è in ulteriore peggioramento. “Le ricerche riprenderanno non appena sarà possibile garantire la sicurezza dei soccorritori”, aggiungono.