Con un provvedimento ufficializzato il 12 agosto, il Ministero dell’Interno del Nicaragua ha preso una decisione che ha ulteriormente inasprito la situazione delle ONG nel paese. Quattordici organizzazioni, tra cui la Caritas Diocesana di Matagalpa, hanno visto cancellata la loro personalità giuridica, un gesto che si colloca nell’ambito di una crescente repressione da parte del governo del presidente Daniel Ortega. I beni delle organizzazioni non governative saranno trasferiti allo Stato, aggravando una crisi umanitaria in atto.
La cancellazione della personalità giuridica della Caritas
La Caritas Diocesana di Matagalpa, che dal 2009 ha operato nel promuovere assistenza sociale e sviluppo nelle comunità più bisognose della regione, è ora tra le organizzazioni colpite da questa pesante decisione. Registrata ufficialmente come parte di Cáritas de Nicaragua, l’organizzazione si è concentrata nel fornire supporto alle popolazioni più vulnerabili, in particolare in un contesto dove sanità e istruzione sono risorse scarse. La Caritas ha operato in un ambiente difficile, cercando di soddisfare necessità fondamentali per molte famiglie.
Secondo i recenti rapporti, il Ministero dell’Interno ha giustificato la sua decisione affermando che la Caritas non ha presentato rendiconti finanziari richiesti per il periodo che va dal 2020 al 2023. Inoltre, è stata evidenziata la scadenza del Consiglio di Amministrazione, avvenuta nel settembre del 2022. Tali affermazioni sono parte di un sistema di giustificazioni che il governo sta utilizzando per legittimare l’espulsione delle ONG e gli arresti di leader religiosi.
Un contesto di arresti e repressione
La decisione di cancellare la Caritas arriva all’indomani di una serie di arresti che hanno coinvolto sacerdoti e collaboratori pastorali a Matagalpa e in altre città nicaraguensi. Questi eventi sono stati percepiti come parte di un quadro repressivo in cui la libertà religiosa e le attività sociali delle organizzazioni cattoliche sono sempre più limitate. La Chiesa cattolica ha svolto un ruolo significativo nel supportare le comunità più impoverite, e ora si trova sotto attacco.
Nelle ultime settimane, almeno due sacerdoti sono stati arrestati a Matagalpa, e i report regionali parlano anche di minacce verso il clero e di operazioni di polizia in luoghi di culto. Questi eventi hanno sollevato preoccupazioni non solo a livello nazionale, ma anche internazionale, in merito al rispetto dei diritti umani e della libertà religiosa nel paese.
Le motivazioni ufficiali e le conseguenze per le Ong
La condanna ufficiale delle Ong da parte del governo rappresenta un tentativo di consolidare il potere e silenziare l’opposizione. Con la Caritas, oltre 3.600 organizzazioni non governative sono state messe al bando dal regime di Ortega dal dicembre del 2018. La confiscazione dei beni delle ONG segna un aumento della centralizzazione del potere statale e un’ulteriore erosione della società civile.
Secondo le indicazioni del Ministero dell’Interno, i beni mobili e immobili delle organizzazioni cancellate saranno trasferiti alla Procura Generale del Nicaragua, solidificando così il dominio dello Stato su settori che storicamente hanno fornito supporto a comunità vulnerabili.
Nelle settimane a venire, l’attenzione rimarrà focalizzata sui dettagli delle operazioni di polizia e sugli sviluppi legati agli arresti, mentre il governo continua a giustificare le sue azioni come misure necessarie per mantenere l’ordine e la legalità nel paese. L’equilibrio tra l’autorità governativa e la libertà religiosa sembra sempre più precario nel clima politico attuale.
Ultimo aggiornamento il 13 Agosto 2024 da Marco Mintillo