Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Napoli, ha espresso la sua ferma intenzione di rimanere nel suo attuale incarico, rigettando le voci sui possibili nuovi ruoli nella cyber security. In un’intervista rilasciata a Otto e mezzo su La7, Gratteri ha chiarito che la sua attuale posizione lo soddisfa e offre risultati tangibili, disconoscendo le proposte in arrivo dal mondo politico, in particolare quelle di Matteo Renzi.
Gratteri conferma il suo impegno a Napoli
Nel corso dell’intervista, Gratteri ha messo in evidenza i successi ottenuti dalla sua procura nell’ultimo anno. Ha menzionato un significativo incremento nelle demolizioni di edifici abusivi, in particolare nei Campi Flegrei, un’area nota per l’abusivismo edilizio. Secondo il procuratore, le demolizioni sono triplicate, una vittoria che dimostra l’efficacia delle sue scelte operative e la determinazione nel combattere il fenomeno dell’abusivismo.
In aggiunta, Gratteri ha fatto notare che la sua squadra ha definito seimila fascicoli in più rispetto all’anno precedente. Questi risultati non sono da sottovalutare, considerando che è riuscito a ottenere un carico di lavoro più gestibile nonostante il trasferimento di dieci magistrati che operano in altri settori, il che gli ha permesso di ricevere solo tre magistrati in cambio. Queste considerazioni mettono in evidenza la sua volontà di rimanere nel suo attuale ruolo, dove sente di poter continuare a fare la differenza.
Disponibilità alla collaborazione in ambito cybersecurity
Nonostante abbia escluso una sua nomina ufficiale nel settore della cyber security, Gratteri ha dimostrato una mentalità aperta alle collaborazioni. Ha sottolineato di essere disponibile a offrire il suo supporto come consulente gratuito a qualsiasi iniziativa di rilevanza nazionale, affermando che la sua esperienza, compresa quella nel campo dell’informatica, potrebbe rivelarsi utile.
“Non c’è bisogno di avere incarichi per contribuire allo Stato”, ha dichiarato Gratteri, evidenziando il suo spirito altruista e il desiderio di mettere a disposizione delle istituzioni le proprie competenze. Questo approccio sottolinea non solo la sua dedizione al lavoro, ma anche la sua sensibilità verso le problematiche emergenti legate alla sicurezza informatica, un settore sempre più cruciale nel contesto attuale.
Un leader ben radicato nella comunità locale
La decisione di Gratteri di rimanere a Napoli non è solo una questione professionale, ma anche di radicamento nella comunità che rappresenta. È un procuratore che ha guadagnato fiducia e rispetto, grazie alla sua integrità e alla sua costante lotta contro la criminalità organizzata e l’abusivismo, tematiche che affliggono da anni la sua città. La sua figura è diventata simbolo di un impegno costante e di un cambio di mentalità nella lotta contro l’illegalità.
Gratteri rimane un personaggio chiave nel panorama giudiziario italiano, la sua determinazione a rimanere a Napoli lascia presagire che ci saranno ulteriori sviluppi significativi nel suo operato. La sua disponibilità a collaborare anche in altri ambiti rappresenta un’opportunità per promuovere l’importanza della sinergia tra apparati statali e professionisti del settore privato, specialmente in un’epoca in cui la sicurezza cibernetica acquista sempre maggiore rilevanza.