Nicola Gratteri sulla lotta alla criminalità organizzata a Napoli: dati allarmanti e sfide future

Nicola Gratteri sulla lotta alla criminalità organizzata a Napoli: dati allarmanti e sfide future

Il Procuratore Gratteri evidenzia i progressi nella lotta alla criminalità organizzata a Napoli, ma avverte della carenza di magistrati e delle sfide future per mantenere i risultati ottenuti.
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Nicola Gratteri sulla lotta alla criminalità organizzata a Napoli: dati allarmanti e sfide future - Gaeta.it

L’emergenza legata alla criminalità organizzata a Napoli è tornata al centro del dibattito grazie alle recenti dichiarazioni del Procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri. In un’audizione alla Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni mafiosi, ha reso noto l’intenso lavoro del suo ufficio e i risultati fin qui ottenuti, ma ha anche lanciato un’allerta riguardo le difficoltà future dovute alla carenza di personale.

Risultati ottenuti dalla procura di Napoli

Gratteri ha iniziato il suo intervento con un resoconto dettagliato delle attività svolte dall’ufficio che dirige. Dalla sua nomina il 20 ottobre 2023, ha potuto constatare una riduzione significativa delle pendenze, con un abbattimento di 4.133 fascicoli. Questo è stato possibile grazie a un impegno costante, evidenziato dal magistrato che lavora in ufficio dalle 8 del mattino fino alle 8 di sera, a stretto contatto con un team di colleghi determinati e competenti. Ha fatto sapere che sono stati emessi 1.800 provvedimenti di custodia cautelare e che attualmente restano pendenti 1.400 richieste, di cui oltre mille legate ad indagini di mafia.

Un altro elemento importante è il tasso di conferma degli arresti, che si attesta all’84%, segnale della solidità delle indagini condotte. Gratteri ha fatto riferimento anche ai recenti omicidi avvenuti in città, situazioni complesse ma rappresentative della sfida attuale; tuttavia, grazie a un sistema di videosorveglianza che, seppur insufficiente, ha permesso di risolvere più della metà dei casi. Questo risultato è stato supportato da un incremento di 684 intercettazioni.

La preoccupazione per la carenza di magistrati

Nonostante i risultati positivi illustrati, il procuratore ha espresso preoccupazione per il futuro, avvisando che nel 2024 potrebbe non avere dati altrettanto soddisfacenti. Gratteri ha comunicato di aver scritto al Consiglio superiore della magistratura per segnalare che a breve perderà sette magistrati, un’assenza che influenzerà gravemente le operazioni dell’ufficio. Durante il suo intervento, ha sottolineato che, sebbene sia stata paventata una scopertura del 10% di magistrati su scala nazionale, Napoli, per la sua realtà unica e complessa, non può essere trattata alla stessa stregua di altre località italiane.

Il responsabile della procura partenopea ha messo in evidenza l’urgenza di un intervento e ha sollecitato un supporto adeguato, parlando con il sindaco Manfredi e il governatore De Luca al fine di ottenere un aumento delle telecamere di sicurezza in città. Ha fatto sapere che attualmente il Csm ha previsto l’arrivo di tre nuovi magistrati, a fronte dei sette che lasceranno la città. Questo non solo non basterà, ma rappresenta anche una sfida ardua per mantenere gli attuali standard di controllo e giustizia.

La lotta alla criminalità a Napoli: una battaglia in corso

La situazione di Napoli, definita “la terza guerra mondiale” da Gratteri, offre uno spaccato di una città alle prese con una persistente e violenta presenza mafiosa. La lotta alla criminalità organizzata è un compito che richiede risorse, tempo e un sostegno costante da parte delle istituzioni. Gratteri ha da sempre sottolineato l’importanza di un approccio integrato che coinvolga tutti i livelli della società e delle forze dell’ordine.

A fronte di una riduzione delle risorse e della possibile perdita di magistrati esperti, la comunità e gli enti locali devono fare uno sforzo congiunto per garantire la continuità dei risultati raggiunti fino ad ora. La polizia e la magistratura, insieme, devono continuare a lavorare per contrastare il crimine, che rimane un problema serio e attuale per gran parte della popolazione. I cittadini e le istituzioni sono chiamati ad affrontare questa sfida con determinazione e solidarietà.

Ultimo aggiornamento il 15 Gennaio 2025 da Laura Rossi

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