Nicoletta Manni e Friedemann Vogel protagonisti di Onegin all'Opera di Roma: ritorno atteso

Nicoletta Manni e Friedemann Vogel protagonisti di Onegin all’Opera di Roma: ritorno atteso

Il balletto “Onegin” torna all’Opera di Roma dopo 30 anni, con Nicoletta Manni e Friedemann Vogel protagonisti. L’evento si svolgerà il 3 aprile al Teatro Costanzi.
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Nicoletta Manni e Friedemann Vogel protagonisti di Onegin all'Opera di Roma: ritorno atteso - Gaeta.it

Il balletto Onegin, coreografato da John Cranko, torna per la prima volta all’Opera di Roma dopo tre decenni, con due nomi di spicco nel cast: Nicoletta Manni e Friedemann Vogel. Questo evento si svolgerà il 3 aprile alle 20:00 al Teatro Costanzi, un’occasione attesa appassionatamente da amanti della danza e del balletto. Manni e Vogel, già apprezzati interpreti dei personaggi Tatiana e Onegin, calcheranno il palcoscenico romano offrendo un’interpretazione emozionante di un’opera che esprime una profonda drammaticità.

Nicoletta Manni: il debutto che l’ha consacrata

Nicoletta Manni è un nome noto nel panorama della danza italiana, avendo recentemente avuto il riconoscimento di étoile al Teatro alla Scala di Milano. Il suo debutto con il ruolo di Tatiana in Onegin rappresenta una tappa fondamentale nella sua carriera, sottolineando la sua abilità di portare in vita un personaggio complesso e ricco di emozioni. Manni, con la sua eleganza e il suo talento tecnico, ha saputo conquistare il pubblico, rendendo il suo ritorno a Roma estremamente atteso.

Dopo aver iniziato la sua carriera in contesti prestigiosi, Manni è stata scelta per interpretare uno dei ruoli principali in un balletto di così alta caratura. La sua presenza sul palco di Roma non è solo un momento di celebrazione per lei, ma anche un nuovo capitolo per l’Opera, che così abbraccia la danza con grande passione. La sua interpretazione si preannuncia coinvolgente, con l’intento di presentare una Tatiana reale, piena di sfumature e soprattutto autentica.

Friedemann Vogel: un ballerino di fama internazionale

Friedemann Vogel, considerato uno dei ballerini più importanti a livello internazionale, torna a Roma dopo aver calcato il palco di diversi teatri prestigiosi. Venendo dallo Stuttgart Ballet, dove ha debuttato nel ruolo di Onegin nel 2015, Vogel ha consolidato la sua carriera attraverso performance straordinarie. La sua partecipazione al balletto sotto la direzione di Cranko rappresenta un ritorno alle origini e un’opportunità per mostrare la propria maestria.

Vogel è noto per l’intensità delle sue interpretazioni e per le sue abilità tecniche. La dinamica con Manni sulla scena si preannuncia affascinante, creando un’armonia particolare che rende ogni forza espressiva del balletto ancora più incisiva. In questa rappresentazione, Vogel porterà la sua esperienza sul palco di Roma, contribuendo a creare una narrazione visiva che si intreccia con la musica di Čajkovskij, adattata da Kurt-Heinz Stolze.

L’eredità di Cranko e la direzione di Anderson-Graefe

La figura di John Cranko, che ha diretto lo Stuttgart Ballet dagli anni ’60 fino alla sua morte nel 1973, è centrale per comprendere il valore di Onegin. Reid Anderson-Graefe, custode dell’eredità coreografica di Cranko, torna a guidare questa produzione, assicurando che i principi originali del balletto vengano rispettati. Sul palco del Costanzi, l’eredità artistica e il linguaggio coreografico di Cranko subiscono una nuova vita, grazie alla sapiente cura di Anderson-Graefe.

Il balletto, che si ispira all’omonimo romanzo di Aleksandr Puškin, è un esempio di eccellenza narrativa e drammatica. Onegin è considerato uno dei capolavori del balletto moderno e rappresenta una fusione di danza e emozione profonda. Ogni movimento racconta una storia, catturando il pubblico e portandolo all’interno della vicenda. Il coreografo, con la sua sensibilità, ha reso questo balletto un’espressione artistica straordinaria, capace di suscitare riflessioni e sentimenti.

I prossimi spettacoli e il coinvolgimento della compagnia capitolina

Dopo il debutto di Manni e Vogel, altre quattro repliche del balletto si svolgeranno fino al 9 aprile. La compagnia capitolina guidata da Eleonora Abbagnato sostituirà i protagonisti in alcune rappresentazioni, con ballerini di talento come Rebecca Bianchi e Federica Maine, oltre al primo ballerino Claudio Cocino e al solista Giacomo Castellana. Questa varietà di artisti sottolinea non solo la diversità del balletto, ma anche l’impegno dell’Opera di Roma a presentare una proposta artistica completa.

Gli altri ruoli del balletto saranno interpretati da étoile e solisti di grande esperienza, come Susanna Salvi e Alessio Rezza, il che assicura un elevato livello di interpretazione. Ogni danzatore in scena contribuirà a creare le situazioni chiave che caratterizzano l’opera, rendendo ogni pas de deux un momento di grande bellezza visiva. Le musiche eseguite dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, diretta da Philip Ellis, completeranno l’esperienza sensoriale, creando un’atmosfera unica che arricchisce il balletto.

La scenografia e i costumi sono stati curati da Elisabeth Dalton, mentre le luci di Steen Bjarke apporteranno un ulteriore livello di suggestione al palcoscenico. Con tutti questi elementi, l’Opera di Roma si prepara a riproporre uno dei lavori più amati della danza contemporanea, confermando il suo ruolo da protagonista nel mondo del balletto.

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