NielsenIQ ha recentemente rivelato importanti nuovi dati sui comportamenti di acquisto degli italiani che offrono uno sguardo dettagliato sulle abitudini di consumo e sulle preferenze emergenti. Grazie a una moltitudine di informazioni provenienti da fonti diverse, la società è in grado di restituire un’analisi a tutto tondo sul mercato grocery in Italia, evidenziando non solo le variazioni nei valori di spesa, ma anche le tipologie di prodotti in crescente richiesta.
Rilevanza dei dati del panel consumatori
La potenza analitica della misurazione Retail e dei dati Consumer ha raggiunto nuovi livelli con l’espansione del Panel Consumatori di NielsenIQ, ora composto da ben 16.000 unità, facendo di questo panel il più ampio nel contesto italiano. Nel 2024, la spesa media degli italiani è rimasta stabile, con uno scontrino che si attesta intorno ai 25,12 euro. Tuttavia, la frequenza degli acquisti è aumentata, con gli italiani che si recano al supermercato 196 volte l’anno, mentre le quantità acquistate per ogni spesa hanno subito una leggera flessione .
Un dato interessante emerge osservando le diverse fasce di età: le persone di 55 anni e oltre sono le maggiori consumatrici, con un incremento del +2,3% nella loro spesa rispetto alla media nazionale. Particolarmente significativi sono i single all’interno di questa fascia d’età, che mostrano un aumento della spesa del +4,1%, segno di un cambiamento nei comportamenti di consumo che merita attenzione. Questo gruppo ha anche a disposizione un reddito superiore rispetto alla media, con il 66% delle famiglie mature che rientrano nella categoria ad alto reddito. La spesa pro capite in questo segmento si attesta su un prezzo medio a confezione di 2,42 euro, evidenziando come gli acquisti siano attenti alla qualità e non solo alla quantità.
L’integrazione di misurazione retail e consumer
L’analisi dei comportamenti d’acquisto ha subito un notevole avanzamento grazie a NIQ Discover, una piattaforma che consente una gestione centralizzata delle informazioni. Quest’innovativa soluzione favorisce un accesso semplificato ai dati di NielsenIQ, sfruttando l’architettura cloud e le potenzialità della GenAI, permettendo così di mappare le tendenze in 23 mercati diversi. Enzo Frasio, Amministratore Delegato di NielsenIQ, ha commentato la capacità ampliata di fornire una visione completa connessa a ciò che avviene nei punti vendita e nelle scelte di acquisto.
Dalla piattaforma emerge un approccio unico che considera le informazioni provenienti da diverse fonti, potendo così offrire insight più fruibili e dettagliati. I dati sono ora in grado di misurare i comportamenti dei consumatori in maniera unica, consentendo rilevazioni su come, quando e dove avvengono le spese.
Cambiamenti nel carrello della spesa
L’analisi del Consumer Panel di NielsenIQ ha reso evidente come i cambiamenti nei consumi stiano influenzando il carrello degli italiani. Confrontando la composizione della spesa nel 2024 con quella del 2019, notiamo un crescente interesse verso beni improntati al benessere e alla cura di sé. Gli acquisti di piatti pronti vegetali, per esempio, hanno visto un incremento del +120%. La tendenza alla semplificazione è rappresentata dall’aumento di prodotti come i piatti pronti freschi e il caffè porzionato .
Anche gli stili alimentari si stanno arricchendo, con una crescita esponenziale di prodotti come l’avocado . Parallelamente, si registra un incremento nelle vendite di energy drink e gin , segnalando un’evoluzione delle occasioni di consumo. Inoltre, le “Shopping Mission” rivelano un notevole aumento nelle spese emergenziali e nei refill , rispetto a una diminuzione nel risparmio per lo stock-up, ora al 20,9% del totale degli acquisti.
Analisi demografica delle abitudini di consumo
L’approfondimento non si limita alle spese ma si estende all’analisi dei target demografici, grazie alla sinergia tra NielsenIQ e GfK, supportata dall’integrazione di Sinottica. Questa analisi evidenzia come i single di 55 anni e oltre siano influenzati in modo significativo dalla TV generalista, sfruttando anche la visione di canali digitali.
Ulteriori informazioni arrivano dal geomarketing, che permette di studiare il comportamento d’acquisto in base alla collocazione geografica. Le famiglie nei piccoli centri compiono il 42% degli acquisti grocery, in crescita rispetto alle aree urbane più grandi, dove invece si concentra una maggiore richiesta di prodotti pronti al consumo. Le famiglie che risiedono in città sono più propense a spendere per articoli di cura personale, come i cosmetici, rispetto alle loro controparti nelle zone più piccole.
L’analisi demografica e geomarketing evidenzia quindi scelte di consumo diversificate tra le varie popolazioni, illuminate da nuovi tratti di mercato che meritano un monitoraggio costante nel tempo.