“Night Swim”: un’analisi del misterioso horror che mette a confronto famiglia e paura

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"Night Swim": un’analisi del misterioso horror che mette a confronto famiglia e paura - Fonte: Superguidatv | Gaeta.it

La storia di Ray Waller, ex giocatore di baseball colpito da sclerosi multipla, si intreccia a un mistero inquietante nella sua nuova casa. In "Night Swim", il film distribuito da SKY, una famiglia in cerca di serenità si trova a fronteggiare eventi sovrannaturali legati a una piscina, in un horror che, purtroppo, fatica a mantenere la tensione e l’originalità.

la vita di ray: dalla speranza alla sfida

Ray Waller è un ex atleta la cui carriera è stata segnata precocemente dalla diagnosi di sclerosi multipla. Questo evento rappresenta non solo una battuta d’arresto professionale, ma anche una sfida personale. Insieme alla moglie Eve e ai figli Izzy ed Elliott, Ray cerca di riprendere in mano le redini della propria vita trasferendosi in una nuova dimora. La scelta ricade su una casa unifamiliare dotata di piscina, un luogo che potenzialmente potrebbe rappresentare una nuova opportunità per la famiglia. Le nuotate diventano per Ray un modo per recuperare qualche forma fisica, dando speranza che nonostante la malattia il benessere possa essere raggiunto.

Tuttavia, la serenità che la famiglia Waller spera di trovare nella loro nuova abitazione si scontra ben presto con l’orribile realtà del passato della casa. Ignari della storia tragica che aleggia attorno alla piscina, la famiglia inizia a vivere con la convinzione di essere al sicuro. Ma man mano che il tempo passa, eventi inquietanti cominciano a manifestarsi, rivelando che la piscina non è solo un luogo di svago, ma anche il centro di una serie di pericoli inaspettati.

il potere dell'acqua: tra passato e presente

"Night Swim" prende piede attraverso un prologo ambientato nel passato. Questo espediente narrativo è fondamentale per introdurre lo spettatore alla maledizione che aleggia sull’abitazione. La scelta di collegare gli eventi attuali a leggende locali, come quelle legate al lago Temagami, serve a dare una profondità storica alla pericolosa realtà della piscina. Nonostante questo tentativo di creare una connessione, la narrazione si perde in riferimenti confusi e poco coesi, che minano la credibilità dell’intera storia.

Il film mette in scena una famiglia problematica, con l’illustrazione della malattia di Ray che diventa il fulcro del dramma. Mentre affrontano la loro nuova vita, ogni personaggio è sfruttato per aggiungere tensione alla trama. Tuttavia, il travagliato processo di identificazione con i protagonisti è ostacolato da una sceneggiatura che ricorre a cliché ormai consolidati, risultando in personaggi bidimensionali. Queste scelte narrative riducono l’impatto emotivo delle loro esperienze e rendono difficile per il pubblico provare empatia, mentre si trovano a fronteggiare le incertezze legate alla casa e alla piscina.

tra la suspense e il ridicolo: la gestione della tensione

Una delle maggiori aspettative di un film horror è la capacità di creare suspense. In "Night Swim", le luci lampeggianti e le presenze inquietanti che emergono dalla piscina cercano di generare brividi nel pubblico. Tuttavia, la lentezza nei movimenti della macchina da presa riduce l'efficacia dei jump scare, lasciando affievolita l'atmosfera di minaccia. Inoltre, i tentativi di infondere tensione si alternano a momenti che possono risultare quasi comici, minando ulteriormente il senso di paura che il film dovrebbe evocare.

La narrazione sembra presentare una caricatura di esperienze orrorifiche, dove la giusta dose di inquietudine è vanificata da una scrittura poco affinata che distoglie l’attenzione dagli elementi horror. L’epilogo della storia è prevedibile e lascia aperta la possibilità di sequel, ma non riesce a chiudere i nodi narrativi in modo soddisfacente. Ciò fa sì che la visione risulti poco appagante, alimentando un senso di incompiutezza.

"Night Swim" propone un’interpretazione dell'horror che lascia a desiderare, mancando di fornire quella chiave di lettura che potrebbe renderlo memorabile. La narrazione, che dovrebbe esaminare il conflitto tra il quotidiano e il sovrannaturale, si rifugia in una serie di stereotipi, producendo un’esperienza che, pur partendo da buone premesse, si spegne nel già visto e nel prevedibile.

Ultimo aggiornamento il 20 Settembre 2024 da Sara Gatti

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