Durante la serata inaugurale del Festival di Sanremo 2025, l’11 febbraio, le cantanti Noa e Mira Awad hanno regalato al pubblico un momento di profonda emozione eseguendo insieme la celebre canzone di John Lennon, “Imagine”. La loro esibizione ha rappresentato un potente messaggio di pace e unità , unendo simbolicamente le culture israeliana e palestinese sul prestigioso palco dell’Ariston.
La collaborazione tra Noa (nome d’arte di Achinoam Nini), artista israeliana, e Mira Awad, cantante palestinese con cittadinanza israeliana, ha radici profonde. Le due artiste hanno iniziato a collaborare nel 2000 e, nel 2009, hanno rappresentato insieme Israele all’Eurovision Song Contest con il brano “There Must Be Another Way”, segnando la prima partecipazione di un’artista di etnia araba per il paese.
La scelta di interpretare “Imagine” a Sanremo 2025 non è stata casuale. In un’intervista, Noa ha dichiarato: “Abbiamo un legame molto profondo. Devo dire, però, che purtroppo ogni volta che facciamo un grande evento insieme c’è una guerra in corso. All’Eurovision è successa la stessa cosa: c’era violenza tra israeliani e palestinesi”. Con questa performance, le due artiste hanno voluto trasmettere un messaggio di speranza, sottolineando l’importanza della musica come strumento per immaginare e creare una realtà di pace.
La presenza di Noa a Sanremo segna un ritorno significativo, esattamente 30 anni dopo la sua prima partecipazione come ospite internazionale nel 1995. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto riconoscimenti prestigiosi, tra cui il titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana nel 2018.
Mira Awad, oltre alla sua carriera musicale, è anche attrice e attivista. Nata a Rameh nel 1975, ha raggiunto la popolarità grazie alla serie televisiva israeliana “Arab Labor”. La sua collaborazione con Noa rappresenta un esempio tangibile di come l’arte possa superare le barriere culturali e promuovere la comprensione reciproca.
L’esibizione di Noa e Mira Awad a Sanremo 2025 ha toccato profondamente il pubblico, ricordando a tutti il potere universale della musica nel promuovere messaggi di pace e fratellanza.