Un cambio significativo nella struttura pastorale del Sud Sudan avviene con la nomina di monsignor Christian Carlassare come primo vescovo della nuova diocesi di Bentiu, un passo che rappresenta una risposta alle crescenti necessità spirituali di una popolazione ferita e in continua crescita.
Una diocesi per la speranza: la creazione di Bentiu
L’erezione della nuova diocesi di BENTIU, avvenuta il 4 luglio in SUD SUDAN per volontà papale, è un atto che sottolinea l’impegno della Chiesa cattolica nella regione. Questa diocesi, che si estende su un’area di quasi 38.000 chilometri quadrati, comprende la capitale dello Stato dell’Unità e parte di un’area amministrativa autonoma abitata dalla tribù Dinka. Con una popolazione di oltre un milione di abitanti, BENTIU si trova al centro di sfide pastorali e sociali non indifferenti.
Monsignor Carlassare, missionario con quasi vent’anni di esperienza in questa regione, ha espresso la sua gratitudine al Papa per questa opportunità. La nuova diocesi si separa da MALAKAL, una diocesi diventata eccessivamente vasta per garantire una pastorale efficace, fornendo così un’attenzione mirata a una comunità di circa 600.000 cristiani. Il vescovo è consapevole delle difficoltà che lo attendono, soprattutto in un contesto segnato da conflitti etnici e spirituali. “Sarà un viaggio difficile, ma anche una grande opportunità”, ha commentato, consapevole della resilienza della popolazione locale.
Costruire un futuro pastorale
La nomina di monsignor Carlassare non implica solo una nuova struttura ecclesiastica, ma anche un’opportunità per ricostruire il tessuto sociale e spirituale della comunità. Secondo il vescovo, uno dei principali problemi è il passato recente di conflitti che ha segnato BENTIU e le sue comunità. La necessità di mettere in piedi un piano pastorale che unisca le diverse comunità locali è cruciale.
Monsignor Carlassare sottolinea quanto sia importante il lavoro dei laici, in particolare dei catechisti, per la vita spirituale delle comunità. L’evangelizzazione ha radici profonde in questa regione, cresciuta in anni di conflitti. La migrazione forzata durante la guerra civile ha portato molte persone a scoprire il Vangelo in contesti urbani, per poi tornare e condividere questa nuova fede con le loro comunità d’origine. Il ritorno è stato l’inizio di un rinnovamento spirituale che ha visto la nascita di molte nuove comunità cristiane.
La forza dei catechisti e la vivacità delle comunità
Nel territorio della nuova diocesi, il numero dei catechisti è impressionante: oltre 600 laici coinvolti attivamente nell’educazione e nella guida spirituale. Sebbene il numero di sacerdoti diocesani sia limitato – solo 7 – il loro contributo è supportato da un esercito di volontari, che svolge un ruolo vitale nella diffusione della fede e della comunità.
Le sette parrocchie sparse nel vasto territorio rappresentano un simbolo di unità e speranza per le diverse etnie: tre parrocchie per la tribù Dinka e quattro per la tribù Nuer. Questi numeri indicano non solo la vastità del territorio, ma anche la varietà e la complessità delle comunità locali. La missione episcopale di Carlassare si propone non solo di consolidare la fede, ma anche di promuovere una vera e propria comunità ecumenica che lavori per il bene comune.
La riconciliazione come priorità
Il tema della riconciliazione è centrale nel discorso di monsignor Carlassare. La ferita inflitta dai conflitti interni ha reso essenziale trovare una via per riparare le relazioni tra le popolazioni Dinka e Nuer. Il vescovo riconosce le cicatrici profonde lasciate dalle guerre e dai malgoverni, affermando che la riconciliazione è una sfida prioritaria per la sua diocesi. “Dobbiamo lavorare insieme per abbattere le barriere dell’inimicizia”, ha dichiarato con determinazione.
La sua esperienza di vita in questa regione, compreso un brutto attacco subito nel 2021, ha contribuito a forgiare una visione autentica delle sfide affrontate dai suoi fedeli. Monsignor Carlassare è impegnato non solo spiritualmente, ma anche umanamente, a costruire ponti tra le comunità, promuovendo il messaggio cristiano di pace e unità in una terra dove la scarsità di risorse e le inondazioni contribuiscono ad aggravare le difficoltà quotidiane.
La nomina di monsignor Christian Carlassare come primo vescovo di Bentiu rappresenta così un simbolo di speranza e una sfida che segnerà il cammino della diocesi nel prossimo futuro, un percorso di fede, unità e riconciliazione in un contesto complesso e in continua evoluzione.