Nella provincia di Reggio Calabria, il lavoro dei carabinieri di Gioia Tauro ha portato a risultati significativi in un’operazione finalizzata a contrastare alcuni fenomeni di abusivismo edilizio e uso indiscriminato di risorse idriche. A seguito di un’attività di verifica che ha coinvolto abitazioni provviste di piscina, i militari hanno denunciato nove persone. Questa azione si inserisce in un contesto più ampio di controllo e regolamentazione della legalità in ambito edilizio.
Operazione a tappeto nelle abitazioni con piscina
Controllo di oltre venti abitazioni
L’operazione dei carabinieri di Gioia Tauro ha visto il coinvolgimento di una squadra specializzata, in grado di effettuare verifiche approfondite su ventuno abitazioni dotate di piscine. Questo poiché, con l’avvicinarsi della stagione estiva, l’utilizzo delle piscine e la gestione della risorsa idrica diventano tematiche di rilevante interesse pubblico. Grazie a un’approfondita mappatura satellitare, i militari hanno potuto individuare le piscine interrate, avviando con urgenza i necessari controlli sul campo.
L’approccio del comando è stato metodico: un’ispezione di tutti i siti identificati ha permesso di riscontrare alcune irregolarità significative. Il monitoraggio ha rivelato che circa il 35% delle piscine sottoposte a controlli non presentava le autorizzazioni necessarie, e in diversi casi i proprietari non avevano mai presentato le segnalazioni certificate di inizio attività .
Irregolarità edilizie e uso delle risorse idriche
L’indagine condotta dai carabinieri non si è limitata a rilevare solo situazioni di abusivismo edilizio; ha anche gettato luce sull’uso delle risorse idriche. I rappresentanti delle forze dell’ordine hanno potuto constatare che tutte le piscine controllate risultavano correttamente collegate alla rete pubblica, smentendo le voci di possibili allacci abusivi. Tuttavia, questo non è stato sempre il caso in passato: il quartiere della Ciambra, nel 2022, aveva registrato un numero significativo di denunce per furti d’acqua.
Denunciati per violazione di norme edilizie
Responsabilità dei proprietari delle piscine
Dopo l’operazione di controllo, i carabinieri hanno provveduto a denunciare nove individui per aver realizzato piscine senza le dovute autorizzazioni edilizie. La questione degli abusi edilizi è particolarmente delicata in una provincia come Reggio Calabria, dove le risorse naturali, come l’acqua, sono ben lontane dall’essere illimitate.
I proprietari delle abitazioni denunciati ora si trovano a dover affrontare una situazione legale complessa, essendo tenuti a fornire giustificazioni per la mancanza delle autorizzazioni. Le conseguenze di tali violazioni possono essere gravi, poiché non solo sanzionano gli autori degli abusi, ma possono anche determinare l’ordine di ripristino status quo della legalità edilizia.
Misure contro il furto d’acqua ed energia
L’operazione dei carabinieri è parte di una strategia più ampia per combattere non solo l’abusivismo edilizio, ma anche i furti di acqua ed energia elettrica. Negli ultimi mesi, diversi autolavaggi della zona sono stati sequestrati in quanto responsabili di sottrazione illecita di risorse. Questa azione di vigilanza riflette la necessità di un uso responsabile e sostenibile delle risorse, in un contesto dove il rispetto delle normative è fondamentale per la comunità locale.
Da questa iniziativa emerge l’importanza dell’azione delle forze dell’ordine e il loro ruolo nel garantire che la legalità venga rispettata, proteggendo così sia i diritti dei cittadini che le risorse ambientali.