La storia di nove donne che hanno intrapreso un cammino di 50 chilometri nella splendida cornice del Parco Nazionale della Majella racconta di resilienza e volontà. Il progetto “MetaDinamiche – Percorsi di benessere” offre un percorso che unisce natura e pratiche olistiche, mirato a recuperare il benessere psicofisico. Queste donne, colpite da tumore metastatico, hanno sfidato i limiti imposti dalla malattia, dando vita a un’esperienza che è insieme terapeutica e trasformativa. Le fotografie di Emanuela Vh Bonetti immortalano momenti di questo viaggio e sono attualmente esposte a Palazzo Bonaparte a Roma.
Un cammino che unisce corpo e anima
Il percorso intrapreso da queste donne non è solo fisico; rappresenta anche un viaggio interiore carico di significato. La camminata, avvenuta ad ottobre, ha visto le partecipanti, fianco a fianco con operatori sanitari, condividere ogni passo e creare una metafora del percorso di cura. Simonetta De Fermo, del gruppo “MetaDinamiche“, descrive l’esperienza come intensamente significativa. In montagna, il cammino si è svolto in perfetta armonia, seguendo il ritmo del più lento, simbolo di un atteggiamento inclusivo e di supporto reciproco. L’utilizzo di pratiche olistiche sul campo ha svolto un ruolo cruciale nel facilitare la connessione sia tra le partecipanti che con la natura circostante.
Komen Italia ha enfatizzato l’importanza di affrontare la malattia con uno sguardo rivolto alla qualità della vita. L’approccio integrato, che include supporto psicologico, uno stile di vita sano e terapie non farmacologiche, ha mostrato di essere fondamentale per le pazienti oncologiche. L’assenza di una prospettiva di guarigione richiede un’attenzione particolare al miglioramento della vita quotidiana, dimostrando che la lotta contro il tumore metastatico può essere affrontata con un atteggiamento proattivo.
Emotività e responsabilità: la mostra a Palazzo Bonaparte
Le fotografie esposte a Palazzo Bonaparte raccontano storie cariche di emozioni, rappresentando non solo il cammino fisico, ma anche il messaggio di speranza e solidarietà. Daniela Terribile, presidente di Komen Italia, sottolinea l’intento della mostra di diventare un racconto itinerante: un modo per diffondere la cultura delle terapie integrate in tutta Italia. La mostra non è solo un’esposizione di immagini, ma un mezzo per ispirare una maggiore consapevolezza sui benefici di pratiche alternative nel percorso di cura. Grazie a una collaborazione con Arthemisia, i visitatori hanno l’opportunità di coniugare questa esperienza con la visita guidata alla mostra dedicata a Botero, creando un legame tra arte e sostegno sociale.
Questa iniziativa mira a promuovere l’importanza di affrontare la malattia con una rete di supporto che coinvolge pazienti, medici, familiari e amici. Le immagini delle donne durante il cammino servono come testimonianza visiva di questo impegno collettivo e dell’importanza di abbracciare ogni aspetto della cura del paziente.
L’importanza di un approccio integrato nelle terapie
Il “prendersi cura” non deve limitarsi a un solo aspetto della persona. Carmen Piccolo, direttore medico di Gilead Sciences Italia, parla del valore dell’integrazione tra approcci olistiche e terapie farmacologiche. Questo connubio può influenzare positivamente la qualità di vita delle pazienti, fornendo sostegno sia fisico che emotivo. Le esperienze vissute durante il cammino si sono rivelate strumenti preziosi per affrontare la malattia, creando una nuova cultura del benessere che va oltre la semplice sopravvivenza.
Un approccio integrato come quello proposto da Komen Italia offre una modalità alternativa per affrontare il tumore, dimostrando che è possibile migliorare la vita quotidiana grazie a pratiche di sostegno psicologico e terapie di supporto. L’obiettivo è promuovere un ambiente in cui le pazienti possono sentirsi accolte e accompagnate nel loro percorso, recuperando così il senso di controllo sulla propria vita.
Strumenti di resilienza: pratiche olistiche in cammino
Durante il progetto MetaDinamiche, le partecipanti hanno avuto l’opportunità di esplorare diverse discipline di supporto come meditazione, yoga, agopuntura, e riflessologia. Questi approcci offrono strumenti per sviluppare resilienza, migliorando la capacità di affrontare e superare le sfide quotidiane. Claudia Maggiore, ideatrice del progetto e medico esperto in oncologia integrata, sottolinea l’importanza di mantenere uno zaino leggero, simbolico di un’apertura all’accoglienza delle esperienze trasformative.
Questi strumenti non solo aiutano le donne a migliorare il loro benessere fisico, ma anche a scoprire e valorizzare un nuovo modo di vedere se stesse. Attraverso l’armonia con la natura e le pratiche di mindfulness, le pazienti hanno la possibilità di ricostruire una relazione positiva con il proprio corpo e la propria malattia.
La mostra al Palazzo Bonaparte è solo l’inizio di un cammino che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a promuovere un approccio integrato ai percorsi di cura, a testimonianza che ogni passo, ogni esperienza e ogni storia contano realmente nel vivace tessuto della vita.
Ultimo aggiornamento il 13 Dicembre 2024 da Sara Gatti