Il 1° gennaio 2025 ha segnato un importante cambiamento nelle norme relative alle auto aziendali, in particolare per quanto riguarda la tassazione dei fringe benefit e la gestione delle spese legate agli spostamenti lavorativi. Queste modifiche, scaturite dalla legge di Bilancio 2025, introducono nuove opportunità e responsabilità per le aziende e i dipendenti, con l’obiettivo di promuovere l’utilizzo di veicoli meno inquinanti. Il focus su auto elettriche e ibride plug-in è particolarmente evidente, ma anche altre tipologie di veicoli sono soggette a differenze significative nel trattamento fiscale.
I dettagli sullo sconto fiscale per le auto aziendali
Fino a metà del 2025, l’allentamento della tassazione sulle auto aziendali si limiterà ai veicoli ordinati nel 2024 e consegnati entro il 30 giugno. Questo provvedimento, introdotto come emendamento al decreto Bollette, ha sollevato dibattiti tra i membri della maggioranza, con alcune voci che ipotizzavano un possibile rinvio della scadenza. Tuttavia, una verifica sui costi associati ha portato a una conferma della situazione attuale. Difatti, il decreto sarà discusso in Aula dal 14 aprile, prima di essere trasmesso al Senato per una seconda lettura.
Fino a dicembre 2024, il valore del fringe benefit sui veicoli aziendali è stato calcolato in base a una percentuale del costo chilometrico, differente a seconda delle emissioni. In pratica, per i mezzi con emissioni di CO2 inferiori a 60g/km la percentuale era del 25%, mentre per quelli superiori a 190g/km arrivava al 50%. Dal 2025, tuttavia, la nuova normativa stabilisce che la tassazione sul benefit dipenda dal tipo di alimentazione del veicolo, portando il valore imponibile al 50% per i veicoli a benzina e diesel, indipendentemente dalle emissioni. Per gli ibridi plug-in la percentuale scende al 20%, mentre per le auto elettriche il valore è fissato al 10%.
Le novità dalla legge di Bilancio 2025
In parallelo alle modifiche sulle auto aziendali, la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ha pubblicato un approfondimento sulle implicazioni fiscali per il 2025. Questo studio, redatto da Giuseppe Buscema e Michele Donati, chiarisce le novità riguardanti non solo le auto ma anche le spese sostenute per vitto, alloggio e trasporto durante le trasferte. Notoriamente, questi costi diventeranno esenti da tassazione solo se utilizzate modalità di pagamento tracciabili; altrimenti, verranno inclusi nel reddito imponibile dell’azienda.
Le aziende sono quindi chiamate a prestare particolare attenzione nella gestione delle spese di trasferta, poiché l’assenza di pagamenti tracciabili potrebbe avere un impatto significativo sulla tassazione. Questo aspetto della normativa richiede anche una maggiore attenzione nella documentazione e nella registrazione delle spese, affinché le aziende possano beneficiare delle esenzioni previste dalla legge.
Impatto sulla tassazione delle auto elettriche e ibride
La nuova normativa introduce un trattamento fiscale diverso in base alla tipologia di veicolo e al suo impatto ambientale. Si cerca così di incentivare l’uso di auto elettriche e ibride, con una serie di vantaggi fiscali per i datori di lavoro che decidono di adottare soluzioni più ecologiche. La Fondazione Studi mette chiaramente in evidenza come questo cambiamento possa influenzare le indennità forfettarie e pone l’accento sulla necessità di una chiara normativa riguardante l’immatricolazione dei veicoli alla fine dell’anno, poiché le date di immatricolazione possono avere conseguenze sul trattamento fiscale.
È importante notare che le regole precedenti continueranno ad applicarsi ai veicoli già immatricolati e concessi in uso promiscuo ai dipendenti entro il 31 dicembre 2024. Questo consentirà alle aziende di beneficiare dell’aliquota fiscale precedente per i veicoli che rientrano in questo gruppo. La Fondazione Studi sottolinea come il nuovo regime d’imposizione avrà effetti diretti sull’imposta dovuta, in particolare per i veicoli caratterizzati da basse emissioni che non sono classificati come elettrici o ibridi plug-in.
La ristrutturazione della tassazione sulle auto aziendali rappresenta un cambiamento significativo che le aziende devono gestire con attenzione durante il 2025, andando a impattare direttamente sui costi operativi e sulla pianificazione fiscale. La chiarezza nella gestione delle nuove regole sarà essenziale per evitare problematiche future, specialmente in un contesto normativo in evoluzione come quello attuale.