Novità sulla tassa di successione: il contribuente diventa protagonista dal 2025

Novità sulla tassa di successione: il contribuente diventa protagonista dal 2025

Dal 1° gennaio 2025, i contribuenti italiani calcoleranno autonomamente l’imposta di successione, con scadenze specifiche e nuove sanzioni più favorevoli per incentivare il rispetto delle normative fiscali.
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A partire dal 1° gennaio 2025, in Italia, i contribuenti dovranno calcolare autonomamente l'imposta di successione, senza avvisi da parte dell'Agenzia delle Entrate. La nuova autoliquidazione richiede il pagamento entro 90 giorni dalla dichiarazione di successione, con sanzioni ridotte per incentivare la compliance. Le indicazioni su calcolo e uffici competenti sono fornite in una circolare dell'Agenzia. - Gaeta.it

A partire dal 1° gennaio 2025, le modalità di pagamento dell’imposta di successione in Italia subiranno un cambiamento significativo. Non sarà più l’Agenzia delle Entrate a richiedere il pagamento dell’imposta, ma sarà il contribuente stesso a calcolarne l’importo. Questa modifica è stata chiarita in una recente circolare dell’Agenzia, che offre indicazioni sul nuovo sistema di autoliquidazione e dettagli sulle sanzioni applicabili.

Autoliquidazione: come funziona il nuovo sistema

Con l’introduzione del nuovo sistema di autoliquidazione, chi effettua una successione dovrà prendere l’iniziativa nel calcolo dell’imposta da versare. Gli uffici finanziari non invocheranno più il pagamento mediante avviso di liquidazione. Dal 2025, i soggetti obbligati dovranno calcolare l’importo dovuto sulla base della dichiarazione di successione e procedere al pagamento autonomamente. Questo nuovo approccio richiede attenzione: il versamento dovrà essere effettuato entro 90 giorni dalla scadenza per la presentazione della dichiarazione, e questo termine si estende a 12 mesi dalla data di apertura della successione.

Ad esempio, se la successione è aperta il 22 ottobre 2025 e la dichiarazione viene presentata il 15 aprile 2026, il pagamento dell’imposta deve avvenire entro il 20 gennaio 2027. Questa struttura di scadenze mira a fornire ai contribuenti un periodo adeguato per organizzare i pagamenti senza eccessive pressioni.

Determinazione dell’imposta: indicazioni dall’Agenzia delle Entrate

La circolare dell’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti anche su come calcolare l’imposta di successione. Viene ribadito che l’ammontare dell’imposta deve essere calcolato sul valore complessivo dei beni e dei diritti trasferiti a seguito della successione. La circolare elenca le aliquote applicabili, che variano in base alla relazione tra il de cuius e gli eredi, nonché al valore totale del patrimonio ereditato.

C’è anche una novità relativa all’ufficio competente per la gestione dell’imposta. Secondo il decreto legislativo n. 139/2024, l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate cui ci si deve rivolgere sarà quello nel cui ambito ricadeva l’ultima residenza del defunto. Nel caso di residenti all’estero, l’ufficio competente sarà quello che corrisponde all’ultima residenza in Italia; se quest’ultima non è nota, si fa riferimento all’ufficio di Roma.

Sanzioni: un nuovo approccio dal 2024

Sulle sanzioni relative alle violazioni delle norme sulle imposte di successione e donazione, la circolare offre un riepilogo importante. Le modifiche apportate dal decreto legislativo n. 87/2024, in vigore dal 1° settembre 2024, hanno introdotto una riduzione delle sanzioni applicabili. Questo cambiamento potrebbe incentivare i contribuenti a eseguire i pagamenti in modo più tempestivo, dato che le nuove percentuali di penalità saranno più basse rispetto al passato.

Tali misure mirano a semplificare l’approccio dei cittadini alla legislazione sulla successione, riducendo così possibili comportamenti evasivi. La nuova normativa ha l’obiettivo di promuovere un approccio più responsabile e collaborativo da parte dei contribuenti nel rispetto delle normative fiscali vigenti.

Queste informazioni rappresentano un’importante evoluzione nel campo della disciplina delle successioni e necessitano di attenzione per garantire che i cittadini possano adeguarsi con serenità alle nuove disposizioni.

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