L’INPS ha reso note oggi, 26 febbraio, importanti modifiche relative alle detrazioni per carichi di famiglia, introdotte dalla legge di Bilancio 2025. Le nuove disposizioni mirano a semplificare e chiarire quali categorie di contribuenti possono beneficiare di tale agevolazione. Le informazioni riguardano non solo le detrazioni per i figli a carico, ma anche quelle per i familiari conviventi. Di seguito vengono esaminati i dettagli delle novità.
Le nuove disposizioni sulle detrazioni per carichi di famiglia
L’articolo 1 della legge di Bilancio 2025 ha apportato significative modifiche alle detrazioni per carichi di famiglia. Riguardo ai figli a carico, il limite massimo per la detrazione è fissato a 950 euro per ciascun figlio. Questo importo è valido per tutti i figli che rientrano nelle categorie specificate, tra cui i figli nati da genitori non sposati ma riconosciuti, i figli adottivi e quelli affidati. La legge prevede inoltre che la detrazione sia applicabile anche ai figli del coniuge deceduto, a condizione che convivano con il superstite.
Le novità non si fermano qui. Per i figli di età compresa tra 21 e 30 anni, la detrazione è concessa anche in caso di disabilità, a prescindere dal reddito. Per quanto riguarda gli ascendenti conviventi con il contribuente, la legge riconosce una detrazione massima di 750 euro, da ripartire pro quota tra gli aventi diritto. È importante notare che i contribuenti non cittadini italiani o di paesi membri dell’Unione Europea, o di Stati che aderiscono all’accordo sullo Spazio Economico Europeo, non hanno diritto a tali detrazioni per familiari residenti all’estero. Queste misure hanno come obiettivo quello di garantire un supporto fiscale più mirato alle famiglie che soddisfano determinate condizioni.
Gli aggiornamenti del sistema informativo dell’INPS
In risposta alle nuove normative, l’INPS ha ristrutturato il proprio sistema informativo, soprannominato “Detrazioni Unificate“. Questi aggiustamenti sono entrati in vigore nel corso del 2025 e prevedono diversi cambiamenti significativi. Uno tra i più rilevanti è l’azzeramento delle detrazioni per i figli a carico che hanno superato i 30 anni e che non presentano le condizioni di disabilità. Questa modifica è stata introdotta per evitare errori nella gestione delle richieste di detrazione, assicurando che solo i contribuenti idonei possano beneficiare di tali agevolazioni.
In aggiunta, l’INPS ha revocato le detrazioni per tutti gli altri familiare a carico che non rientrano nelle categorie previste dalla normativa, accentuando così l’importanza della convenienza e dell’accuratezza nella gestione delle detrazioni fiscali. Gli utenti ora hanno anche la possibilità di indicare nel sistema se si tratta di un soggetto ascendente convivente, una funzionalità che dovrebbe agevolare ulteriormente il processo di richiesta e gestione delle detrazioni.
Queste modifiche mirano a creare una maggiore chiarezza e a facilitare la comprensione delle norme da parte dei contribuenti, semplificando al contempo le operazioni di controllo e verifica da parte dell’istituto previdenziale. Con tali riforme, l’INPS sta cercando di adattarsi a un panorama fiscale in continua evoluzione, garantendo un servizio più efficiente e in linea con le esigenze delle famiglie italiane.