La scomparsa di Angela Celentano, la bambina di tre anni che nel 1996 ha fatto perdere le sue tracce sul Monte Faito, continua a sollevare interrogativi e dolore. Recentemente, il Giudice per le Indagini Preliminari del tribunale di Napoli ha deciso di prorogare le indagini di altri 120 giorni, mantenendo viva la speranza di fare luce su un caso che ha segnato profondamente la vita dei familiari e dell’opinione pubblica.
Le indagini che non si fermano
Il caso di Angela Celentano ha visto un susseguirsi di piste e teorie nel corso degli anni, tra cui una particolare attenzione alla cosiddetta “pista turca”. Negli anni, i magistrati hanno avviato diverse iniziative di ricerca che si sono concentrate proprio nella regione turca, ma purtroppo senza raggiungere risultati concreti. Dal 2010, infatti, gli inquirenti hanno indirizzato i loro sforzi verso questa direzione, tuttavia gli sviluppi si sono rivelati deludenti, e il mistero della scomparsa della piccola Angela rimane irrisolto.
La proroga delle indagini offre una nuova opportunità per gli investigatori di esplorare ulteriormente indizi e segnalazioni, alla ricerca di informazioni utili. Questo continuativo impegno ha suscitato un misto di speranza e frustrazione nei familiari di Angela, i quali attendono con ansia notizie certe. La perseveranza delle autorità rispecchia l’importanza di questo caso, che ha subito un prolungato e faticoso cammino giudiziario.
La reazione dei genitori
Catello Celentano e Maria Staiano, i genitori di Angela, appresa la notizia della proroga tramite i mezzi di comunicazione, hanno espresso il loro disappunto. Non ricevere aggiornamenti direttamente dall’autorità giudiziaria ha amplificato il dolore che vivono da quasi trent’anni. Mediante il loro legale, l’Avvocato Ferrandino, hanno comunicato ufficialmente il loro malcontento per questa mancanza di comunicazione.
Nella lettera inviata al giudice, si legge la richiesta di informazioni più precise riguardo alla veridicità della notizia, insieme a una sollecitazione affinché venga effettuata una verifica riguardo alla diffusione delle informazioni contenute nel provvedimento di proroga. Questi genitori, nonostante la loro gratitudine nei confronti della magistratura per la continua ricerca della figlia, desiderano avere un dialogo più diretto e umano. Per loro, apprendere notizie sulla sorte della propria figlia dai mezzi di comunicazione è motivo di ulteriore sofferenza.
La speranza continua
In questo contesto di speranza e frustrazione, la proroga delle indagini rappresenta un’opportunità per riaccendere l’interesse e la determinazione nella ricerca di Angela. La sua scomparsa ha catalizzato l’attenzione della comunità e degli organi di informazione negli anni, mantenendo viva la memoria di una figura innocente ai margini di una vicenda di grande mistero.
Le autorità competenti, sempre pronte a esplorare nuovi percorsi investigativi, si vedono ora spronate dalla richiesta dei familiari di essere più coinvolti nel processo di indagine. Questa attenzione collettiva non solo riflette i sentimenti dei Celentano, ma dà voce a un’intera comunità che continua a chiedere giustizia e verità per Angela.
Il cammino è lungo, ma le indagini sono un tassello fondamentale per offrire chiarezza e, si spera, un giorno riportare a casa quella bimba che, sorridente, ha rubato i cuori di una generazione. La storia di Angela Celentano è una ferita aperta e ogni nuovo passo avanti rappresenta un piccolo segnale di speranza per chi attende con ansia di conoscere la verità.
Ultimo aggiornamento il 12 Dicembre 2024 da Marco Mintillo