Nuoto di fondo a Parigi 2024: gli azzurri scelgono di allenarsi in piscina, niente prove nella Senna

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Nuoto di fondo a Parigi 2024: gli azzurri scelgono di allenarsi in piscina, niente prove nella Senna - Gaeta.it

L'attesa per le Olimpiadi di Parigi 2024 si fa sempre più intensa, e con essa anche l'attenzione su come i nuotatori italiani si preparano per le competizioni di nuoto di fondo. In un contesto di massima allerta e preparazione, la Nazionale azzurra ha deciso di non effettuare le prove nel campo gara della Senna, nonostante la possibilità di farlo. Questa scelta è stata presa in collaborazione con atleti e tecnici, in vista delle importanti gare di 10 chilometri in programma il giovedì e il venerdì che si avvicinano rapidissimamente.

La scelta di non fare prove nella Senna

Il coordinatore tecnico della Nazionale, Stefano Rubaudo, ha comunicato che, sebbene fosse possibile testare il campo di gara nei giorni delle competizioni, gli atleti Giulia Gabbrielleschi, Ginevra Taddeucci, Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri hanno preferito rifinire la preparazione in una piscina. Tale decisione è giunta dopo un’accurata valutazione dei rischi legati alla contaminazione delle acque della Senna. "Ci fidiamo degli organizzatori e delle professionalità medico-scientifiche deputate ai controlli della Senna, ma preferiamo evitare rischi di contaminazioni di qualsiasi genere provando il campo gara," ha dichiarato il tecnico Fabrizio Antonelli.

Questa scelta evidenzia non solo la prudenza della squadra azzurra, ma anche la loro preparazione strategica. Gli allenamenti in piscina hanno incluso esercizi mirati per affrontare sia le correnti favorevoli che quelle controcorrente, una delle principali insidie del percorso della Senna, che si snoda tra il pont Alexandre III e il pont de l’Alma. Gli atleti hanno dedicato tempo a studiare il campo gara in dettaglio, dimostrando di voler affrontare al meglio le sfide che li attendono.

La preparazione sul campo e le osservazioni di Rubaudo

In un gesto simbolico e significativo, è stato il coordinatore tecnico Stefano Rubaudo a testare personalmente le acque della Senna. Rubaudo, noto per la sua storica medaglia d'oro agli europei del fondo del 1991, ha nuotato fino a metà del percorso per raccogliere dati preziosi da trasferire alla squadra. "Ho percorso mezzo giro e ho ricevuto conferma di quanto sapevamo - racconta Rubaudo - L’acqua non ha sapore né odore, le correnti sono molto forti."

La difficoltà maggiore riscontrata da Rubaudo è stata la forza delle correnti. Nuotare controcorrente comporta un impegno maggiore, tanto che il tecnico ha osservato che "controcorrente impieghi il triplo del tempo per eseguire lo stesso tratto dal lato opposto." Inoltre, ha anche notato il cambiamento strutturale sotto il ponte, un passaggio che ha creato un imbuto durante la gara di triathlon, qualcosa che potrebbe influenzare le strategie di gara degli atleti.

Programma di gara e partecipazione degli atleti

Il programma delle gare di nuoto di fondo alle Olimpiadi di Parigi è già stato confermato. Giovedì avrà luogo la 10 chilometri femminile, mentre venerdì sarà il turno dei maschi, entrambi con inizio fissato alle 7.30. Durante le prove di prova della Senna sono stati avvistati alcuni atleti junior della Francia che, con il supporto di telecamere, hanno dato il via a queste sessioni. Molti altri hanno scelto di non partecipare alle prove, seguendo l’esempio della squadra azzurra.

Questa situazione offre uno spaccato del clima di preparazione che sta vivendo la cittadella olimpica. La sicurezza degli atleti viene prima di tutto, e la decisione della Nazionale italiana di astenersi dalle prove in loco dimostra un approccio strategico e professionale, orientato a garantire il massimo della prestazione sportiva in condizioni ottimali. Ma ora si attende il momento cruciale, quando la determinazione e la preparazione degli atleti saranno messe alla prova nel cuore della Senna.

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