Il Comune di Genova ha ufficialmente rinnovato la propria adesione alla Carta di Partenariato dell’accordo Pelagos, un importante impegno per la protezione dei mammiferi marini e del loro habitat. Questa decisione, accolta favorevolmente dal ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, punta a rafforzare la collaborazione tra le autorità locali, facendo avanzare la conservazione della biodiversità marittima nel Mediterraneo. La rinnovata adesione avrà una validità di tre anni e rappresenta un passo significativo nella salvaguardia degli ecosistemi marini.
Obiettivi della carta di partenariato
La rinnovata Carta di Partenariato del Santuario dei Cetacei sottolinea obiettivi ambiziosi per le autorità locali e le istituzioni coinvolte. Uno dei punti centrali è l’implementazione di un sistema di monitoraggio per le azioni intraprese, volto a valutare l’efficacia degli interventi a favore dei cetacei e dei loro habitat. La possibilità di avere dati concreti permetterà di adeguare le strategie di conservazione, migliorando la risposta alle minacce ambientali e umano-caused.
In particolare, la Carta si propone di affrontare le problematiche legate ai rifiuti marini, alla gestione della pesca e all’urbanizzazione costiera. Questi fattori rappresentano delle sfide significative per la salute degli ecosistemi marini e per la fauna selvatica che vi abita. Attraverso collaborazioni più strette, le autorità possono realizzare iniziative coordinate che garantiscano non solo la sopravvivenza dei cetacei, ma anche delle altre specie marine, in un ricovero naturale tra i più preziosi del Mediterraneo.
Genova e il santuario Pelagos
L’assessore comunale all’Ambiente, Mauro Avvenente, ha sottolineato l’importanza della protezione marina per il Comune di Genova, definendo il Santuario Pelagos come un segno distintivo di responsabilità e orgoglio. Egli ribadisce che la salvaguardia dell’ambiente marino rappresenta un onore ma anche un dovere essenziale. La cooperazione tra le varie entità è necessaria non solo per preservare la biodiversità, ma anche per assicurare la sostenibilità delle attività economiche legate al turismo e alla pesca.
Avvenente ha anche menzionato che Genova è fortemente mobilitata nella lotta contro l’inquinamento, specificamente contro la plastica e i rifiuti. Attraverso l’adozione di pratiche di economia circolare, l’amministrazione mira a trovare soluzioni pratiche e innovative per la salute del Mediterraneo, creando un ambiente marino sano che possa essere goduto dalle future generazioni. La protezione dei cetacei e degli ecosistemi marini è dunque legata in modo stretto alle scelte quotidiane delle istituzioni e dei cittadini.
Sostenibilità e innovazione nel Mediterraneo
La partecipazione al Santuario Pelagos non si limita alla sola tutela degli animali, ma si estende anche ai flussi di attività economica che potrebbero influenzare negativamente il loro habitat. Le amministrazioni locali, insieme a diverse organizzazioni, stanno valutando come l’economia circolare e la gestione efficiente delle risorse possano incidere positivamente sugli ecosistemi marini. La crisi climatica, l’inquinamento e la pesca eccessiva pongono sfide senza precedenti, e per affrontarle, è necessaria una visione comune.
Il Santuario Pelagos, che si estende tra Italia, Francia e Monaco, rappresenta un modello di protezione marina. Genova, costantemente impegnata nella conservazione ambientale, cerca di fungere da esempio, stabilendo procedure e politiche sostenibili a lungo termine. La sua adesione alla Carta di Partenariato testimonia la volontà di contribuire proattivamente alla protezione dei cetacei, puntando su strategie integrate e innovative per affrontare e mitigare le problematiche marine attuali.
Con l’adozione di questi principi, il Comune di Genova non solo avrà un ruolo attivo nella protezione dell’ambiente marino, ma anche nella promozione di una cultura della sostenibilità che possa influenzare la comunità locale nel riconoscere il valore del patrimonio marino e partecipare attivamente alla sua conservazione.
Ultimo aggiornamento il 31 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano