Nuova iniziativa educativa in Abruzzo: nasce il Patto comunitario per il Parco Sirente Velino

Nuova iniziativa educativa in Abruzzo: nasce il Patto comunitario per il Parco Sirente Velino

Il Patto educativo di comunità, avviato a L’Aquila, coinvolge 22 Comuni del Parco Sirente Velino per migliorare l’educazione e i servizi sociali, promuovendo un ambiente inclusivo per i giovani.
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Nuova iniziativa educativa in Abruzzo: nasce il Patto comunitario per il Parco Sirente Velino - Gaeta.it

Un importante passo verso la creazione di una rete educativa che coinvolge numerosi Comuni del Parco Sirente Velino si è recentemente compiuto a L’Aquila. Si tratta del Patto educativo di comunità, un progetto ambizioso che coinvolgerà 22 Comuni dell’area dell’Altopiano delle Rocche, con l’obiettivo di migliorare l’educazione e i servizi sociali per i più giovani. La prima riunione si è svolta il 20 febbraio nell’ambito del progetto “Gea Scuola di Montagna”, organizzato dalle associazioni “Radici in movimento” e “Ambecò”.

Il primo incontro: un passo avanti per la comunità

Il primo incontro per la costituzione del Patto educativo ha visto una significativa partecipazione da parte di vari attori del territorio. Tra i presenti spiccavano il presidente del Parco regionale Sirente Velino, Francesco D’Amore, e rappresentanti del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, nonché la consigliera comunale di Ovindoli, Martina Facioni. Questo evento ha rappresentato un momento fondamentale per avviare un dialogo costruttivo tra scuole, amministrazioni locali e attori privati. Durante l’incontro, gli insegnanti referenti del progetto e gli stakeholder hanno collaborato per compilare un questionario volto a identificare criticità educative e sociali nel territorio, fornendo così un quadro più dettagliato delle esigenze locali.

L’importanza del Patto educativo di comunità

Il Patto educativo di comunità si propone come un’iniziativa che va oltre la semplice elaborazione di un programma educativo. Esso mira a creare una vera e propria comunità educante, capace di attivare azioni concrete in sinergia con le istituzioni scolastiche, le amministrazioni comunali e il settore privato. Il coinvolgimento attivo di ragazzi e ragazze nell’elaborazione del Patto rappresenta un forte segnale di cambiamento e di condivisione. L’intento è quello di dare voce ai giovani, stimolandoli a contribuire attivamente alla costruzione di un ambiente educativo migliore e più inclusivo.

Raccolta dati e individuazione delle necessità

Dopo la fase iniziale di raccolta dati, l’indagine ha già preso avvio fattivamente. Il primo incontro ha permesso di iniziare a rappresentare il contesto territoriale, individuando bisogni educativi e sociali emersi dalle interazioni tra i partecipanti. Sono state discusse le necessità pratiche, come la richiesta di luoghi di aggregazione e di servizi di supporto pomeridiano extrascolastico per i bambini e i ragazzi. Questi spazi sono considerati fondamentali per favorire la socializzazione e la crescita personale, contribuendo a creare una comunità coesa e attiva.

L’iniziativa del Patto educativo di comunità si inserisce all’interno di un contesto più ampio, volto a migliorare la qualità della vita nelle aree interne e a promuovere un’educazione che tenga conto delle specificità locali. Con un focus particolare sui bisogni dei giovani e delle loro famiglie, il progetto si appresta a diventare un modello di riferimento per altre comunità in cerca di soluzioni pratiche e partecipative ai problemi educativi e sociali.

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