Nuova Pescara: un'opportunità unica per rilanciare l'Abruzzo

Nuova Pescara: un’opportunità unica per rilanciare l’Abruzzo

La creazione della Nuova Pescara, frutto della fusione tra Pescara, Montesilvano e Spoltore, mira a migliorare l’efficienza amministrativa e la qualità della vita, promuovendo sviluppo economico e sostenibilità.
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Nuova Pescara: un'opportunità unica per rilanciare l'Abruzzo - Gaeta.it

La creazione della Nuova Pescara rappresenta non solo un’importante evoluzione amministrativa, ma anche un’opportunità cruciale per il territorio abruzzese. La fusione dei comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore potrebbe dare vita a un centro urbano capace di valorizzare risorse economiche, sociali e ambientali, riflettendo le esigenze delle comunità locali in un contesto in mutamento.

La visione di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico

Il Presidente di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, Silvano Pagliuca, sottolinea che l’idea di Nuova Pescara va oltre una mera razionalizzazione dei costi o una semplificazione burocratica. Questa nuova entità si propone di diventare un hub per le eccellenze locali, affrontando questioni essenziali come la mobilità sostenibile, il turismo, l’agricoltura urbana e le filiere agroalimentari. Pagliuca invita a guardare al futuro con ottimismo, riconoscendo le specificità di ciascun comune e il potenziale che esse possono offrire sia per l’economia locale che per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.

La creazione di un’identità urbana comune è altresì fondamentale. Non si tratta solamente di riunire territori, ma di creare un ambiente in cui i cittadini possano sentirsi parte di una collettività armoniosa. La valorizzazione delle diversità territoriali e il rispetto per le peculiarità di ciascun comune sono elementi chiave di questa visione. Come afferma Pagliuca, è essenziale perseguire non solo sviluppo economico, ma anche bellezza in questo nuovo contesto urbano.

Aspettative e obiettivi della nuova entità amministrativa

Luigi Di Giosaffatte, Direttore Generale di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, esprime l’importanza di portare la Nuova Pescara al suo traguardo entro il 1 gennaio 2027. In un contesto geopolitico ed economico globale caratterizzato da sfide crescenti, le città che possono garantire servizi efficienti ai cittadini e infrastrutture logistiche saranno le più competitive. L’unificazione deve dunque rispondere alle aspettative espresse dai cittadini nel Referendum del 2014, dove si è vista la chiara volontà di dare vita a un nuovo comune forte e coeso.

L’organizzazione sarà vigile su ogni sviluppo legato al processo di fusione, esortando le amministrazioni coinvolte a non assumere un approccio passivo. L’obiettivo è che le azioni intraprese rispettino le tempistiche stabilite dalla legge regionale, senza indugi che possano compromettere il raggiungimento del target prefissato.

Benefici concreti della fusione tra i comuni

Confindustria Abruzzo Medio Adriatico ha delineato numerosi vantaggi derivanti dalla nascita della Nuova Pescara:

  • Efficienza amministrativa: L’unificazione permetterà di eliminare duplicazioni e di migliorare l’organizzazione dei servizi pubblici, portando a una gestione più efficace delle risorse.

  • Attrattività per investimenti: Una città dalle dimensioni maggiori avrà una maggiore capacità di attrarre capitali e investimenti, avvantaggiandosi così di una visibilità e accesso ai fondi europei.

  • Infrastrutture potenziate: Grazie a una pianificazione unica, si prevede di migliorare i collegamenti e rendere i trasporti pubblici più efficienti e sostenibili.

  • Qualità della vita: L’integrazione offrirà ai cittadini servizi moderni e migliori, beneficiando famiglie, giovani e aziende.

La creazione di una città unita è vista come un passaggio fondamentale per affrontare al meglio le sfide future, consentendo di lavorare su progetti ambiziosi che miglioreranno la vita di chi abita in queste aree.

Un territorio da valorizzare

Il progetto della Nuova Pescara coinvolge una superficie di circa 94 chilometri quadrati e una popolazione di oltre 192mila persone, con un’età media attorno ai 41 anni. Questo aspetto demografico è cruciale, poiché il territorio dovrà attrarre sia i giovani residenti che quelli che desiderano trasferirsi, offrendo opportunità di lavoro e sviluppo.

Attualmente, l’area ospita più di 20mila imprese, il cui fatturato complessivo supera i 181 milioni di euro. Un’efficace governance e la riduzione dei costi legati alla politica potrebbero generare un risparmio significativo, stimato intorno a un milione di euro. Questi fondi, risparmiati grazie alla fusione, potranno essere reinvestiti in interventi di pianificazione territoriale e urbanistica, ora più che mai necessari.

Affrontare il processo di fusione non sarà privo di sfide. Ma con una gestione esperta e una visione chiara, il traguardo di una Nuova Pescara sembri essere non solo un ideale, ma una concretezza sempre più vicina.

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