Nuova proposta di legge in Basilicata per la libertà di scelta riproduttiva delle donne

Nuova proposta di legge in Basilicata per la libertà di scelta riproduttiva delle donne

Le consigliere del Movimento 5 Stelle in Basilicata propongono una legge per sostenere la libertà di scelta riproduttiva delle donne, introducendo incentivi economici per il social freezing e migliorando la pianificazione familiare.
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Le consigliere regionali del Movimento 5 Stelle, Viviana Verri e Alessia Araneo, hanno presentato a Potenza una proposta di legge in Basilicata per sostenere la libertà di scelta riproduttiva delle donne, introducendo incentivi economici fino a 2000 euro per la crioconservazione degli ovociti. L'iniziativa mira a garantire una pianificazione familiare più autonoma, rispondendo alle esigenze delle donne e promu - Gaeta.it

Le consigliere regionali del Movimento 5 Stelle, Viviana Verri e Alessia Araneo, hanno presentato oggi a Potenza una proposta di legge innovativa mirata a sostenere la libertà di scelta riproduttiva delle donne in Basilicata. L’iniziativa si propone di tutelare la fertilità femminile e promuovere tecniche come il social freezing, un’opzione sempre più diffusa per le donne che desiderano pianificare la propria maternità in tempi diversi rispetto a quelli biologici.

Obiettivi principali della proposta

La proposta di legge è stata illustrata dalla consigliera Verri, che ha sottolineato come questa iniziativa si rivolge a donne che affrontano difficoltà economiche e sociali, o che semplicemente desiderano raggiungere una stabilità lavorativa prima di intraprendere una gravidanza. Verri ha enfatizzato l’importanza di garantire alle donne il diritto di pianificare la propria prole in base alle proprie esigenze, piuttosto che in base a tempistiche imposte dalla natura.

Un elemento chiave del progetto è l’introduzione di incentivi economici, che possono arrivare fino a duemila euro, per le donne residenti in Basilicata da almeno un anno, di età compresa tra i 27 e i 37 anni. Questi fondi saranno destinati a coprire le spese per le tecniche di crioconservazione degli ovociti, facendo sì che le donne abbiano la possibilità di mettere in stand-by la propria fertilità fino a quando non si sentiranno pronte a diventare madri. Questo approccio rappresenta un passo significativo verso una maggiore libertà nella pianificazione familiare.

Il progetto di legge e il suo impatto

Le consigliere Verri e Araneo hanno espresso soddisfazione per il passo avanti che rappresenta la proposta di legge, evidenziando come sia necessario costruire una società che supporti e valorizzi le scelte individuali delle donne. In un’epoca in cui si osserva un crescente interesse per i diritti riproduttivi e per la salute femminile, questa proposta si inserisce nel dibattito contemporaneo riguardante la pianificazione familiare.

“Oggi si inizia con il social freezing,” ha affermato Araneo, “ma il nostro impegno non finisce qui. Stiamo già preparando un’altra proposta di legge per tutelare le donne affette da ‘malattie invisibili’, come la vulvodinia e l’endometriosi, patologie che spesso non ricevono attenzione adeguata.” Il focus su queste condizioni mediche evidenzia la necessità di un supporto più adeguato per le donne, non solo nei momenti di scelta riproduttiva, ma anche in altre aree della salute femminile.

Nuove prospettive politiche in Basilicata

L’iniziativa legislativa si colloca in un contesto più ampio di cambiamento politico e sociale in Basilicata. Le consigliere del Movimento 5 Stelle mirano a costruire un paradigma politico che ponga attenzione sulle differenze di genere, cercando di allontanarsi da modelli uniformi che spesso non rispondono alle necessità reali delle donne.

La proposta è ora attesa al vaglio del Parlamento regionale. La speranza è che riesca a generare un ampio dibattito sulle politiche di sostegno alle donne, aprendo a nuove opportunità per migliorare la qualità della vita femminile. La strada verso una maggiore autonomia nella scelta riproduttiva sembra quindi avviata, e potrebbe rappresentare un bel passo avanti per la Basilicata e il suo sistema di welfare.

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