Nella continua ricerca di soluzioni innovative per migliorare la qualità agricola, un’importante novità arriva da Cesena. Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha approvato l’uso di un nuovo prodotto corroborante: l’olio di semi di girasole. Questa approvazione è il risultato di studi condotti dalla società cesenate Agribiotechnology, che ha dimostrato come l’olio possa fornire una protezione unica per i frutti e tuberi conservati, creando una barriera esterna fondamentale per la loro durata.
Proprietà e benefici dell’olio di semi di girasole
L’olio di semi di girasole si distingue per le sue proprietà uniche che lo rendono particolarmente adatto per il settore agricolo. Esso agisce creando una barriera protettiva sui prodotti vegetali, che è essenziale per contrastare uno dei maggiori problemi durante la conservazione, ovvero la presenza di ossigeno. La rimozione dell’ossigeno dal substrato contribuisce a ridurre il deterioramento dei prodotti, un aspetto cruciale quando si parla di conservazione a lungo termine.
L’efficacia degli acidi grassi contenuti nell’olio si manifesta nel rallentamento del processo di respirazione delle piante. Questo rallentamento è fondamentale, poiché una respirazione più lenta significa una minor ossidazione e, di conseguenza, una riduzione dell’invecchiamento cellulare. Con questi meccanismi in atto, è possibile osservare un notevole miglioramento nella qualità di prodotti freschi e conservati, come frutta e ortaggi, che sono sempre più al centro delle preferenze dei consumatori moderni.
Tecniche di applicazione e risultati
L’applicazione dell’olio di semi di girasole avviene attraverso una tecnica chiamata termo nebulizzazione, che si porta in auge nella fase post-raccolta. Questa modalità non solo riduce la perdita di peso durante la conservazione a freddo, ma gioca un ruolo fondamentale nel limitare i danni meccanici che i prodotti ortofrutticoli possono subire durante il trasporto. Gli urti, le compressioni e le frizioni rappresentano fattori critici che compromettono la freschezza e la durata di conservazione dei prodotti.
Con l’utilizzo di questo olio, si crea una protezione che va oltre il semplice miglioramento del prodotto, riducendo anche i costi per la Grande Distribuzione Organizzata . Miorando il tasso di deterioramento, l’olio di semi di girasole si propone come una soluzione conveniente e sostenibile, ponendo la sostenibilità al centro delle pratiche agricole moderne.
Impatto sulla sostenibilità e sul mercato
Un ulteriore punto di forza dell’olio di semi di girasole è la sua compatibilità con le richieste di un mercato sempre più attento alla sostenibilità. La crescente attenzione alla salute dei consumatori e all’impatto ambientale delle pratiche agricole ha portato le aziende a cercare soluzioni a basso impatto. In questo contesto, l’olio di semi di girasole rappresenta una scelta ecologica, poiché non contiene fitosanitari nocivi e non altera le caratteristiche organolettiche dei prodotti ortofrutticoli.
L’approvazione da parte della Regione Emilia-Romagna, che ha incluso l’olio nei disciplinari di Produzione Integrata, testimonia l’importanza di queste pratiche agricole e l’impegno verso metodi più sostenibili. Questo passaggio segna un progresso significativo verso la diffusione di metodologie innovative, che non solo migliorano la qualità del prodotto finale, ma incoraggiano anche un approccio responsabile nei confronti dell’ambiente.
Con l’entrata in scena di soluzioni come l’olio di semi di girasole, Agribiotechnology si posiziona come leader nel settore, promuovendo approcci che possono realmente cambiare il panorama agricolo e contribuire a una soddisfazione sempre maggiore da parte dei consumatori.