Nuova scoperta archeologica a Venezia: resta di una torre medievale nel cuore di San Marco

Nuova scoperta archeologica a Venezia: resta di una torre medievale nel cuore di San Marco

Durante il restauro di Piazza San Marco a Venezia, sono stati scoperti i resti di una torre tardomedievale, risalente al XIII secolo, che arricchisce la comprensione della storia architettonica della città.
Nuova scoperta archeologica a Nuova scoperta archeologica a
Nuova scoperta archeologica a Venezia: resta di una torre medievale nel cuore di San Marco - Gaeta.it

Durante un recente restauro presso la famosa piazza di San Marco a Venezia, i lavori hanno rivelato una scoperta inattesa. I resti di un’antica torre tardomedievale sono stati identificati sotto la superficie della piazza, fornendo dettagli affascinanti sulla storia della città. Questa scoperta rappresenta un pezzo significativo del puzzle che compone il passato di Venezia e la sua architettura, collegando la città ai tempi medievali. La torre, le cui fondamenta risalgono probabilmente al XIII secolo, aiuta a dare un volto nuovo alla comprensione di questo iconico centro urbano, portando alla luce la complessità della sua evoluzione storica.

I resti della torre e la loro importanza storica

Nel corso dei lavori sui ‘masegni’, una pavimentazione caratteristica della piazza di San Marco, è emerso un basamento quadrangolare in mattoni che misura circa 4 metri per 25 di lato. Gli archeologi hanno trovato i resti a circa 170 centimetri di profondità, sotto il livello attuale della piazza, e hanno identificato una palafitta di legno che rappresenta il sistema di sostegno della città lagunare. Questi elementi suggeriscono che la struttura potrebbe essere la base di una torre risalente al Duecento, collegabile a quanto riportato in alcune fonti archivistiche dove si fa riferimento al ‘Castrum’ di Venezia, sebbene dettagli specifici non siano stati descritti.

La torre potrebbe aver avuto un ruolo strategico nella difesa della città, oltre che rappresentare un punto di riferimento visivo per i veneziani. Questa scoperta, pertanto, non solo arricchisce l’immagine storica di Venezia, ma offre anche nuove opportunità per la ricerca archeologica nella regione. Le fondazioni scoperte possono fornire informazioni preziose su tecniche costruttive dell’epoca e sullo sviluppo urbano di Venezia attraverso i secoli.

Un’indagine in corso: l’importanza del restauro

Il ritrovamento è emerso durante i saggi del terreno realizzati dalla Soprintendenza di Venezia, che sta supervisionando i cantieri aperti dal Comune per il restauro di un’area critica come quella marciana. Le indagini archeologiche sono fondamentali non solo per preservare il patrimonio storico, ma anche per comprendere la stratificazione della città nel corso della sua lunga storia.

Ogni intervento di restauro in questa zona richiede attenzione e rispetto verso il passato. La scoperta di resti come quelli della torre medievale evidenzia la necessità di approcci meticolosi, che uniscano la conservazione e la valorizzazione dei ritrovamenti. I risultati delle indagini serviranno per orientare le opere future, nel tentativo di integrare la modernità con la storicità del luogo. È un lavoro delicato che potrebbe anche rivelare altri segreti sottostanti, contribuendo così a una comprensione più profonda di Venezia.

La vincente sinergia tra archeologi e restauratori rappresenta un tassello essenziale per il futuro della gestione del patrimonio culturale della città, specialmente in un’area considerata il cuore pulsante della vita veneziana. I recenti sviluppi daranno sicuramente impulso a ulteriori studi e ricerche, svelando nuovi strati della storia locale.

Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2024 da Donatella Ercolano

Change privacy settings
×