Nuova stagione dell’Istituzione Universitaria dei Concerti: 80 anni di musica e cultura a Roma

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Nuova stagione dell'Istituzione Universitaria dei Concerti: 80 anni di musica e cultura a Roma - Fonte: Ansa | Gaeta.it

Una celebrazione straordinaria attende Roma con l'inizio della nuova stagione dell'Istituzione Universitaria dei Concerti , che quest'anno festeggia ottant'anni di attività. Con un ricco calendario di eventi che spazia dalla musica antica al jazz e al repertorio contemporaneo, l'Aula Magna della Sapienza ospiterà un totale di 36 appuntamenti imperdibili, coinvolgendo artisti di fama internazionale e giovani talenti. La stagione culminerà con concerti che commemorano i grandi compositori e i loro lavori, portando la cultura musicale al centro della vita capitolina.

Gli eventi di apertura e chiusura della stagione

Apertura con la Nona di Beethoven

La stagione prenderà il via il 27 ottobre con un evento solenne, guidato da Enrico Saverio Pagano, direttore della giovane Orchestra Canova. Questo straordinario concerto vedrà eseguita la celebre Nona Sinfonia di Beethoven, un'opera che incarna lo spirito dell'umanità e della fratellanza. Un'importante collaborazione con il Coro del Teatro dell'Opera di Roma arricchirà la performance, promettendo di incantare e coinvolgere il pubblico in un'atmosfera di celebrazione.

La chiusura in grande stile

Il 17 maggio segnerà la chiusura della stagione con un programma altrettanto ambizioso. Saranno eseguiti capolavori di Haydn e Mozart, combinati con la prima esecuzione romana di "Quattro modi di sorridere", una composizione del 2023 del compositore Nicola Campogrande. Questo evento rappresenta non solo un omaggio alla tradizione musicale, ma anche un’apertura verso il contemporaneo, riflettendo l’impegno della IUC di connettere passato e presente.

Celebrazioni e omaggi a grandi compositori

Tributi ai giganti della musica

L'ottantesimo anniversario dell'IUC prevede significativi tributi a compositori iconici come Gabriel Fauré, Pierre Boulez e Arnold Schoenberg. Saranno organizzati eventi speciali per mettere in risalto il contributo di questi maestri alla musica classica, offrendo una prospettiva nuova su opere che hanno segnato la storia della musica. In particolare, un "confronto" tra il lavoro di Schumann e Bartok, realizzato dal prestigioso Quartetto di Cremona il 3 dicembre, offre l'opportunità di esplorare le differenze stilistiche e le connessioni tra questi due giganti della musica.

La musica sacra con i Tallis Scholars

Uno dei momenti salienti di questa stagione riguarda la musica sacra. Il 21 gennaio, i Tallis Scholars, sotto la direzione di Peter Phillips, presenteranno un programma che unisce l’opera di Pierluigi da Palestrina e le composizioni contemporanee di Arvo Pärt. Questa serata promette di essere un'esperienza mistica, che esplora e celebra le radici spirituali della musica, sottolineando l’importanza della tradizione anche nel contesto moderno.

Jazz e innovazione: un mix di generi

Jazz e improvvisazione

La stagione non sarebbe completa senza un ampio spazio dedicato al jazz. Il 25 gennaio, il celebre Michael Mantler, con il suo The New Songs Ensemble, proporrà una performance di grande richiamo, in collaborazione con l’Accademia Chigiana. Un altro momento atteso sarà la pianista Gilda Buttà, che interpreterà il celebre "The Koln Concert" di Keith Jarrett, un capolavoro di improvvisazione, trasportando il pubblico in un viaggio emozionante attraverso le note e le emozioni.

Il potere della musica al femminile

Le donne del TenThing Brass Ensemble, in programma l'11 febbraio, porteranno sul palco un repertorio eccezionale che abbraccia artisti come Grieg, Bernstein e Billie Holiday. La serata si preannuncia dinamica e coinvolgente, evidenziando il contributo delle talentuose musiciste nel panorama jazzistico e classico. Al contempo, il Kebyart Saxophone Quartet offrirà un’interpretazione originale di pezzi di Mozart e Windmann il 11 marzo, promettendo varietà e innovazione.

L'eredità e il futuro della IUC

Un'istituzione radicata nella cultura

Rinaldo Gentile, presidente della IUC, ha sottolineato come questa stagione rifletta i valori di qualità e cultura che hanno caratterizzato l’istituzione fin dalla sua fondazione, avvenuta nel difficile periodo post-bellico del 1946. Nonostante i cambiamenti nel panorama culturale, la IUC continua a svolgere un ruolo fondamentale nel panorama musicale di Roma e oltre, portando avanti l’eredità dei suoi fondatori.

Nuove direzioni artistiche

Dopo la recente conclusione del mandato del direttore artistico Giovanni D'Alò, il futuro della programmazione sarà affidato a un nuovo comitato artistico composto da quattro esperti del consiglio artistico. Con nomi come Antonio Ballista e Enrico Saverio Pagano a guidare le scelte musicali, la IUC si prepara a sviluppare una visione collegiale e innovativa per il futuro, continuando a rendere accessibile la musica di alta qualità a tutti.

Ultimo aggiornamento il 12 Settembre 2024 da Donatella Ercolano

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