Nuove analisi genetiche nel caso Garlasco: indicazioni dalla gip e risultati attesi

Nuove analisi genetiche nel caso Garlasco: indicazioni dalla gip e risultati attesi

La Procura di Pavia richiede un maxi incidente probatorio per il delitto di Garlasco, avviando nuove indagini genetiche su campioni cruciali per chiarire le ambiguità del caso.
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Nuove analisi genetiche nel caso Garlasco: indicazioni dalla gip e risultati attesi - Gaeta.it

Il caso del delitto di Garlasco continua a far parlare di sé, in particolare in seguito alla richiesta di un maxi incidente probatorio da parte della Procura. La gip di Pavia ha delineato un piano articolato di indagini genetiche, con l’obiettivo di confrontare profili del DNA di varie persone coinvolte. Questo approccio mira non solo a chiarire eventuali ambiguità emerse nel corso del processo, ma anche a ristabilire la verità su un caso che ha segnato profondamente la comunità.

I punti chiave della nuova analisi

La gip ha identificato cinque punti fondamentali che guideranno le nuove indagini. In primo luogo, si punterà a esaminare i profili genetici prelevati dai margini ungueali di Chiara Poggi. Questi campioni erano stati analizzati dal genetista Francesco De Stefano durante il processo d’appello bis, che aveva portato alla condanna di Alberto Stasi a 16 anni. L’importanza di questi profili non è da sottovalutare, poiché potrebbero fornire indizi cruciali per la ricostruzione di quanto accaduto la notte dell’omicidio.

In secondo luogo, sarà compito del perito Giardina stabilire se i profili genetici ottenuti dalle unghie di Chiara possano essere utilizzati per un confronto. Questa verifica sarà effettuata alla luce delle ultime evoluzioni tecnologiche e scientifiche disponibili nel campo della genetica forense.

Estrazione del DNA da nuove fonti

Il terzo punto dell’ordinanza prevede l’estrazione del DNA dai para-adesivi delle impronte rinvenute nelle ultime settimane. Questi elementi, frutto delle recenti indagini, potrebbero rivelarsi determinanti per ottenere prove aggiuntive riguardo ai soggetti che hanno frequentato la casa di Chiara. Quarto punto, l’analisi si concentrerà anche su campioni biologici e reperti mai sottoposti a esame in passato, o che avevano fornito risultati inconcludenti. Tra questi, si menziona un frammento di un tappetino del bagno che potrebbe rivelarsi significativo.

La comparazione dei profili genetici

Infine, il quinto punto riguarda la comparazione dei vari profili genetici estrapolati. Questa fase consisterà nel verificare se vi siano corrispondenze non solo con il DNA di Andrea Sempio, ma anche con quello di Alberto Stasi e dei maschi della famiglia Poggi. In aggiunta, la gip prevede di individuare e analizzare i DNA di eventuali altri uomini che frequentavano la villetta di Garlasco al momento dell’omicidio. Questo processo avverrà dopo un contraddittorio tra le parti coinvolte, per garantire che tutte le voci siano ascoltate.

Stasi avrà anche la possibilità di nominare esperti di parte per assisterlo in questa fase delicata delle indagini. I consulenti Lutz Roewer e Ugo Ricci, già noti per aver fornito indicazioni preziose in precedenti fasi del caso, potrebbero essere chiamati a dare il loro contributo.

Prossimi passi e incontro fissato

Per quanto riguarda le tempistiche, l’udienza per conferire l’incarico al perito e discutere le nomine dei consulenti di parte è fissata per il 9 aprile alle ore 11. Questa fase rappresenta un passo significativo nel tentativo di fare chiarezza sul caso Garlasco, offrendo nuove speranze per una risoluzione definitiva delle controversie legate a questo tragico fatto di cronaca. Con ogni nuova analisi, la speranza è che si possa avvicinarsi a una risposta più precisa riguardo quanto accaduto quella notte.

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