Nuove indagini su truffe legate al ministro della Difesa: richieste di denaro ingenti

Nuove indagini su truffe legate al ministro della Difesa: richieste di denaro ingenti

Aumentano in Italia le truffe ai professionisti da parte di falsi rappresentanti del ministro della Difesa, con richieste di denaro ingenti. Le autorità indagano e avviano campagne informative per la prevenzione.
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Nuove indagini su truffe legate al ministro della Difesa: richieste di denaro ingenti - Gaeta.it

Una serie di truffe stanno prendendo piede sul territorio italiano, colpendo professionisti che ricevono telefonate da presunti rappresentanti del ministro della Difesa, Guido Crosetto. Questi contatti illusionistici mirano a estorcere alle vittime ingenti somme di denaro, arrivando a chiedere decine di migliaia di euro. Le autorità competenti stanno già lavorando per risalire agli autori di tali inganni e prevenire ulteriori frodi.

La truffa e le modalità di richiesta

La truffa si presenta attraverso telefonate in cui finti funzionari del ministro Crosetto si presentano in modo convincente, sfruttando il nome dell’autorità istituzionale per acquisire credibilità. I truffatori, adottando un linguaggio tecnico e formale, fanno leva sulla paura e sull’urgenza, chiedendo ai professionisti somme elevatissime per presunti contributi, tasse o spese straordinarie legate alla difesa. Questi approcci mirano a confondere le vittime, che si sentono sotto pressione a rispondere rapidamente per evitare ripercussioni.

Le autorità stanno ricevendo segnalazioni da diverse parti d’Italia e sembrano emergere schemi comuni tra le varie denunce. Gli inquirenti hanno avviato controlli approfonditi, focalizzandosi sulla modalità di contatto e sui metodi di estorsione utilizzati. È fondamentale che i cittadini siano informati su tale inganno e siano in grado di riconoscere segnali di truffa.

L’indagine della procura e le azioni dei carabinieri

La Procura di Milano, sotto la direzione del pm Giovanni Tarzia e del procuratore Marcello Viola, ha preso in mano il caso dopo le prime due denunce arrivate negli ultimissimi giorni. L’indagine ha visto l’assegnazione di un reparto speciale dei carabinieri con l’obiettivo di far luce su questa attività illecita e di risalire ai responsabili. Gli investigatori stanno esaminando le chiamate ricevute dalle vittime, analizzando le telefonate e cercando di capire se ci siano collegamenti tra le varie segnalazioni.

L’attività di ricerca si estende su scala nazionale, coinvolgendo diversi reparti locali, e mira a costruire un quadro più ampio delle modalità operative dei truffatori. Non è escluso che possano emergere ulteriori denunce da altre regioni italiane, dato il carattere virale di questo genere di truffa.

Prevenzione e consigli per i cittadini

Le forze dell’ordine, insieme al ministero della Difesa, hanno avviato una campagna informativa per sensibilizzare i cittadini sui rischi legati a queste truffe. È fondamentale che tutti sappiano come difendersi e riconoscere situazioni sospette. I professionisti sono esortati a non cedere a pressioni e a verificare sempre l’identità di chi contatta, alla luce del fatto che le istituzioni pubbliche non richiedono mai pagamenti o donazioni per telefono.

Le autorità consigliano di diffidare di qualsiasi richiesta di denaro, specialmente se proveniente da numeri sconosciuti. È consigliabile riportare immediatamente questi eventi anomali alle autorità e non fornire informazioni personali o dati sensibili. In questo modo, il rischio di diventare vittime di truffe può essere notevolmente ridotto.

Ultimo aggiornamento il 6 Febbraio 2025 da Armando Proietti

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