Nuove indagini sull'omicidio di Chiara Poggi: la famiglia coinvolta nelle ricerche di evidenze

Nuove indagini sull’omicidio di Chiara Poggi: la famiglia coinvolta nelle ricerche di evidenze

I carabinieri di Milano riaprono l’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, raccogliendo nuovi indizi e analizzando reperti della famiglia Poggi per chiarire il caso del 2007.
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Nuove indagini sull'omicidio di Chiara Poggi: la famiglia coinvolta nelle ricerche di evidenze - Gaeta.it

I carabinieri di Milano hanno riaperto l’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco nel 2007. Queste nuove indagini riaccendono l’attenzione su un caso che ha coinvolto anche la condanna dell’allora fidanzato della vittima, Alberto Stasi. La Procura di Pavia sta esaminando nuovi indizi, compresi i reperti della famiglia Poggi. La vicenda sembra ora complicarsi ulteriormente con la raccolta di nuove evidenze e il confronto di DNA.

La sottrazione dei reperti dalla famiglia Poggi

Recenti sviluppi delle indagini hanno rivelato che, il 20 novembre 2023, i carabinieri hanno prelevato della spazzatura dalla casa della famiglia Poggi a Garlasco. Questo materiale, catalogato con l’etichetta “numero 4”, include mozziconi di sigaretta e altri resti che sono stati inviati al laboratorio di genetica forense dell’Università di Pavia per ulteriori analisi. Secondo i documenti in possesso dell’Adnkronos, sono stati stilati cinque verbali riguardanti il recupero e la catalogazione dei reperti. La decisione di esaminare la spazzatura della famiglia Poggi è cruciale per le nuove indagini, che si muovono su più fronti.

La famiglia Poggi, a partire dal giorno dell’omicidio fino ad oggi, ha sempre respinto ogni accusa e si è dichiarata estranea a qualsiasi coinvolgimento. È interessante notare che, mentre la casa è stata perquisita, il padre Giuseppe Poggi e la madre Rita non erano presenti in Garlasco al momento della morte di Chiara, essendo in vacanza. Nonostante ciò, la traccia genetica di Giuseppe è stata conservata e disponibile per le autorità fin dal 2007, essendosi sempre distinto dalle prove esaminate.

Analisi del DNA e nuove scoperte

La Procura, sotto la guida del genetista Carlo Previderé, ha recentemente analizzato il DNA estratto dai reperti raccolti. Questo studio ha messo in evidenza risultati contrastanti: un risultato certo e uno parziale, entrambi oggetto di attenta verifica nei prossimi passaggi legali. In particolare, le analisi hanno escluso la presenza di DNA di Giuseppe Poggi sulle unghie di Chiara, ma hanno confermato una “compatibilità” con quello di Andrea Sempio, una figura già nota per il suo legame con il caso.

La questione si complica, poiché non esiste un campione di DNA ufficiale di Sempio, ma solo quelli raccolti in situazioni difensive. La Procura ha inoltre convocato Sempio per un tampone nel marzo scorso, la cui analisi potrà ora essere confrontata con i reperti già esistenti. Questo processo, attraverso il quale si seguirà l’incidente probatorio, ha l’obiettivo di ottenere un risultato chiaro e definito.

Limiti delle analisi e la questione del cromosoma Y

Le indagini sul DNA non si limitano a identificare singole persone, ma riguardano anche le linee paterne, complicando lo scenario. Infatti, secondo le informazioni fornite da Previderé, il cromosoma Y estratto dalle unghie di Chiara non corrisponde a un singolo individuo, ma a tutti i membri maschili della stessa linea familiare. Questo evidenzia un limite importante nell’introduzione di teorie su un possibile complice coinvolto nel delitto di Chiara Poggi.

Le analisi effettuate dal laboratorio di Pavia devono affrontare quindi non solo la questione dell’identificazione diretta, ma anche le implicazioni legate alla parentela, che rendono difficoltosa l’attribuzione di colpe. Le prove emerse finora pongono interrogativi significativi e rendono complessa la possibilità di scagionare o incriminare nuovi soggetti, dato il peso delle evidenze già presenti nel caso.

Mentre i carabinieri continuano le indagini, la ricerca della verità sul caso di Chiara Poggi rimane al centro della cronaca, con nuove piste da seguire che potrebbero, nel tempo, portarci a una eventuale svolta in questo complesso avvenimento di cronaca nera italiana.

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