Nuove manovre del governo per il rinnovo del contratto nel trasporto pubblico locale

Nuove manovre del governo per il rinnovo del contratto nel trasporto pubblico locale

Il governo italiano valuta l’allineamento delle accise su benzina e gasolio per finanziare il trasporto pubblico locale, con potenziali introiti di 500 milioni in tre anni.
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Nuove manovre del governo per il rinnovo del contratto nel trasporto pubblico locale - Gaeta.it

Il governo italiano sta considerando l’opzione di allineare le accise di benzina e gasolio al fine di finanziare il contratto nazionale per il trasporto pubblico locale . Questa strategia potrebbe essere integrata in un decreto che dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri intorno al 20 gennaio. In alternativa, potrebbe essere inserita in un emendamento al decreto Milleproroghe. Se approvato, l’allineamento delle tasse sui carburanti permetterebbe al governo di raccogliere risorse preziose, stimando un introito di circa 500 milioni di euro in tre anni, cifra che deriverebbe dall’adeguamento delle accise, previsto in un contesto già controverso dal punto di vista politico.

Allineamento delle accise: un provvedimento atteso

La richiesta di allineare la fiscalità dei carburanti non è una novità. Da due anni, la Commissione Europea sollecita un disaccoppiamento delle accise dalle quantità vendute, per adattarle piuttosto alle conseguenze ambientali derivanti dall’uso dei vari combustibili. Durante il dibattito, il governo ha chiarito che, sebbene l’incasso sulle vendite di gasolio possa aumentare, quello sulla benzina potrebbe diminuire, con un saldo che, a loro dire, non influirebbe negativamente sulle entrate complessive.

Tuttavia, secondo calcoli recenti, il volume di gasolio venduto supera di diverse volte quello della benzina, suggerendo che un allineamento completo delle tasse potrebbe generare fino a un miliardo di euro in più per le casse statali. Questo profilo di entrate aggiuntive ha trovato un ulteriore sostegno nell’approvazione, da parte della Conferenza unificata, di un decreto legislativo che ristruttura la fiscalità sui carburanti. Il testo stesso chiarisce che in caso di maggior gettito, questo dovrebbe essere specificamente destinato al settore del Trasporto pubblico locale.

Prossimi passi per il rinnovo del contratto

Le trattative per rinnovare il contratto degli autoferrotranvieri prenderanno una nuova piega il 15 gennaio, quando le parti si riuniranno presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’ultimo incontro, avvenuto il 18 dicembre, ha portato a un’ipotesi di accordo che prevede un aumento medio di 200 euro per i lavoratori, con termine fissato al 24 gennaio per finalizzare il tutto.

I rappresentanti delle associazioni datoriali come Asstra, Anav e Agens, insieme ai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Autoferro e Faisa Cisal, hanno concordato su un incremento medio di 160 euro dei minimi tabellari, distribuito in due tranche, nel marzo 2025 e ad agosto 2026. A partire da marzo 2025, verrà introdotto un nuovo elemento della retribuzione, fissato su una media di 40 euro lordi al mese, erogato su 14 mensilità.

Misure di sostegno e problematiche economiche

All’interno del nuovo contratto, si prefigurano anche misure per facilitare la gestione del lavoro, come intese aziendali che possano armonizzare produttività e conciliazione vita-lavoro. Un valore aggiunto di 40 euro mensili per 12 mesi è previsto per le aziende che raggiungeranno accordi. In assenza di un accordo aziendale, si attiveranno delle misure di supporto economico a partire dal 1 gennaio 2026.

Per affrontare il periodo di vacanza contrattuale dal 1 gennaio al 31 dicembre 2024, è stabilita una tantum di 500 euro, che sarà proporzionata ai mesi di effettiva prestazione lavorativa nel 2024, inclusi i lavoratori part-time e a tempo determinato. Tuttavia, il dibattito si concentra ora sulla sostenibilità economica di queste misure, dato che i 120 milioni di euro previsti dalla manovra sono considerati insufficienti sia dalle aziende che dai sindacati.

Stefano Malorgio, rappresentante della Filt-Cgil, ha espresso fiducia nel raggiungimento di un accordo durante l’incontro previsto il 15 gennaio, auspicando una risoluzione dei nodi ancora aperti e il raggiungimento di un’intesa da presentare ai lavoratori per la validazione.

Ultimo aggiornamento il 1 Febbraio 2025 da Elisabetta Cina

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