Una nuova era per i diritti delle persone con disabilità sta emergendo grazie all’attuazione del decreto 62-2024. Questo provvedimento, ascoltato in occasione della campagna “La promessa per la ricerca” promossa da Aisla, segna una svolta significativa nel riconoscere i bisogni e i diritti delle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica e, più in generale, di tutte le persone con diverse disabilità. Con un approccio centrato sulla persona, questo decreto aspira a trasformare l’assistenza e l’integrazione sociale.
Il riconoscimento dei diritti e dei bisogni
La normativa recentemente implementata si propone di mettere al centro le persone con disabilità, riconoscendo non solo i loro diritti, ma anche i loro bisogni specifici e le aspettative di vita. Paola Rizzitano, consigliere nazionale di Aisla e presidente di Aisla Lazio, ha sottolineato l’importanza di questo passaggio storico, evidenziando come vari enti del Terzo Settore e associazioni abbiano dato un contributo essenziale per la sua realizzazione.
L’entità di questo cambiamento è significativa: per la prima volta, le persone con disabilità hanno il diritto a un progetto di vita che sia individuale, personalizzato e partecipato. Questo processo di trasformazione non si limita a un semplice riconoscimento, ma segna l’inizio di un profondo ripensamento del modo in cui viene erogata l’assistenza. L’obiettivo è ottenere un’integrazione socio-sanitaria che superi i confini tradizionali dell’assistenza, ponendo le persone al centro dell’agenda politica e sociale.
Fase di sperimentazione
La normativa sarà avviata nel gennaio 2025 in nove province italiane, selezionate per la loro varietà in termini di patologie e contesti socio-economici. Le province coinvolte includono Frosinone, Firenze, Trieste, Brescia, Salerno, Catanzaro, Sassari, Forlì-Cesena e Perugia, e saranno al centro di una sperimentazione dedicata a tre specifiche malattie: sclerosi multipla, autismo e diabete di tipo 2. Questo approccio mirato permetterà una raccolta di dati e feedback che saranno fondamentali in vista di un’applicazione su scala nazionale prevista per il 2026.
Il periodo di sperimentazione è visto come un’opportunità per testare e affinare le modalità di attuazione della legge, raccogliendo informazioni su come le nuove misure impattino concretamente sulla vita delle persone coinvolte. Rizzitano ha enfatizzato l’impegno collettivo nel garantire che questo processo venga seguito con attenzione, perché si tratta di un’opportunità storica per il riconoscimento dei diritti delle persone con Sla e disabilità.
Aspirazioni per il futuro
L’implementazione della normativa 62-2024 non rappresenta solo una semplice innovazione legislativa; ha il potenziale di trasformare la vita quotidiana di molte persone. Rizzitano ha concluso il suo intervento esprimendo la ferma convinzione della comunità interessata nell’importanza di questa fase, sottolineando come finalmente le persone con disabilità possano ambire a una vita che rispetti i loro diritti e desideri.
Il cambiamento di paradigma rappresentato dalla normativa potrebbe non soltanto migliorare le condizioni esistenti, ma anche spingere verso una società più inclusiva e consapevole delle esigenze di tutti i suoi membri. La speranza è che, mediante l’attuazione di questa legge, si possa realizzare un futuro migliore, in cui ogni individuo possa godere pienamente delle proprie opportunità e diritti.
Ultimo aggiornamento il 22 Novembre 2024 da Elisabetta Cina