Rutigliano , 03 aprile – Agro.Biolab Laboratory sta supportando le aziende che producono nel mercato “nichel-free” attraverso un’analisi di nichel accreditata da ACCREDIA. Adottando una tecnologia avanzata, l’ICP/MS-MS, il laboratorio è in grado di effettuare analisi alle concentrazioni più basse, in linea con le recenti prescrizioni legislative. Le aziende possono espandere il proprio screening analitico per includere la verifica di allergeni come il glutine e la soia, senza dimenticare la valutazione di altri componenti essenziali come sodio, selenio, magnesio, grassi e proteine.
Raccomandazioni dell’EFSA e rischi per la salute
Recenti evidenze scientifiche isolate dall’EFSA hanno messo in luce i potenziali rischi legati all’esposizione al nichel tramite l’alimentazione, specialmente per soggetti allergici. La Commissione ha consigliato di adottare limiti più rigorosi per questo metallo, considerato che può causare reazioni avverse. Il nichel è un elemento presente in piccole quantità in acqua, suolo e nei prodotti ortofrutticoli, e la dieta rappresenta una delle principali vie di esposizione. Gli alimenti con maggiore concentrazione di nichel includono ortaggi come broccoli, carciofi e spinaci, legumi come lenticchie e fave, e varie tipologie di frutta, tra cui prugne e kiwi.
Il Regolamento 2024/1987 e i nuovi limiti
Per far fronte a queste problematiche, il Regolamento 2024/1987, pubblicato il 30 luglio 2024, ha introdotto soglie più severe per il contenuto di nichel negli alimenti. Questo regolamento ha un ampio raggio d’azione e si applica a cereali e derivati, cacao e suo uso, frutta secca e similari, ortaggi, legumi secchi e loro prodotti. Il regolamento stabilisce anche tempi di adeguamento specifici per ciascuna categoria alimentare, tenendo conto del diverso livello di rischio associato.
Tempistiche per l’adeguamento alle nuove norme
Le nuove regole entreranno in vigore il 1° luglio 2025, tranne nel caso dei cereali come frumento e riso, per i quali l’adeguamento sarà necessario a partire dal 1° luglio 2026. Ciò fornirà ai produttori un periodo di transizione per conformarsi ai requisiti. Queste modifiche potrebbero influenzare notevolmente le procedure di produzione e controllo qualità all’interno delle aziende alimentari.
La crescita del mercato “free from”
Negli ultimi tempi, il mercato degli alimenti “free from”, come quelli privi di gluten, lattosio o nichel, ha visto una crescita significativa. Questo trend ha spinto le aziende a diversificare le loro offerte per soddisfare la crescente richiesta di prodotti adatti a diete specifiche. In risposta a questo sviluppo, le aziende stanno implementando sistemi di controllo della qualità più rigorosi e misure di tracciabilità strutturate lungo l’intero processo produttivo. L’adeguamento alle nuove normative non è solo una questione di conformità, ma anche un’opportunità per migliorare l’immagine e l’affidabilità del marchio in un mercato sempre più esigente.