Nuove opportunità per il legno nell'edilizia: il cratere sismico ed il rilancio delle comunità dell'Appennino

Nuove opportunità per il legno nell’edilizia: il cratere sismico ed il rilancio delle comunità dell’Appennino

L’Appennino centrale avvia una rinascita post-sisma con un bonus del 10% per l’uso del legno nell’edilizia, promuovendo sostenibilità, occupazione e contrastando lo spopolamento nella regione.
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Nuove opportunità per il legno nell'edilizia: il cratere sismico ed il rilancio delle comunità dell'Appennino - Gaeta.it

L’Appennino centrale, duramente colpito dal sisma del 2016 e 2017, si prepara a una fase di rinascita grazie a un’iniziativa innovativa che punta sull’uso del legno nell’edilizia. L’ordinanza firmata dal Commissario straordinario Guido Castelli introduce un bonus del 10% sul contributo per la costruzione di strutture portanti in legno, riservato ai privati che devono demolire e ricostruire edifici gravemente danneggiati. Questa scelta non solo promuove la sostenibilità, ma mira a rafforzare l’economia locale e a contrastare il fenomeno dello spopolamento nella regione.

L’uso del legno a sostegno della ricostruzione

L’ordinanza presenta l’obiettivo di incentivare l’uso del legno come materiale da costruzione, soprattutto in un’area di circa 8.000 chilometri quadrati che presenta un’importante risorsa forestale. Durante una conferenza stampa presso la sede del MASAF, il Commissario Castelli ha spiegato come il governo vuole non solo procedere alla ricostruzione materiale, ma anche stimolare una riparazione economica e sociale per queste comunità. Il legno, oltre ad essere un materiale sostenibile e antisismico, è considerato una risorsa fondamentale per il territorio, utile a stimolare l’occupazione e lo sviluppo sostenibile.

Castelli ha messo in evidenza che attraverso la valorizzazione di questa risorsa, potrà aumentare l’attrattività della zona. La strategia mira a limitare la fragilità del territorio, puntando a creare opportunità lavorative e a incentivare i residenti a rimanere nelle loro terre. L’endorsement del Ministro Lollobrigida e il supporto degli attori presenti nel settore sono considerati cruciali per il successo di questa iniziativa.

Un modello di ricostruzione economica e sociale

Il Questore Paolo Trancassini ha evidenziato il legame tra crescita economica e la permanenza delle persone nel territorio. Oltre alla ricostruzione fisica, c’è un’attenzione particolare per la ricostruzione sociale e economica. L’ordinanza mira a rilanciare la filiera del legno, sostenendo così non solo l’occupazione locale, ma anche una maggiore tutela dell’ambiente. L’obiettivo è riutilizzare una risorsa locale strategica, contribuendo a rendere il paesaggio appenninico meno vulnerabile agli eventi climatici estremi sempre più frequenti.

Questa iniziativa di incentivazione economica si sta traducendo in un’azione concreta di sviluppo per un’area fortemente compromessa, dove il legno rappresenta sia un’opportunità economica che una risposta a problematiche ambientali. La collaborazione con le istituzioni e con le associazioni del settore legno è un passo fondamentale per promuovere i vantaggi di tali misure tra cittadini e imprese, rendendo così il recupero del patrimonio edificato un’opportunità per tutti.

Prospettive future: incontri e sensibilizzazione

Il presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci, ha annunciato una campagna di sensibilizzazione per promuovere l’uso del legno nella ricostruzione. La Fondazione, insieme a FederlegnoArredo, si impegnerà a organizzare eventi informativi nei comuni colpiti dal sisma. Si prevede di avviare un ciclo di incontri che illustreranno i vantaggi dell’uso del legno in edilizia, destinati a proprietari di case, tecnici e imprese. Il primo appuntamento si svolgerà a San Ginesio, seguito da eventi ad Amatrice e Camerino, con l’intenzione di coprire altri comuni in maggio.

Attualmente, circa il 70% dell’area del cratere è ricoperta da boschi, molti dei quali sono sottoutilizzati. Questa situazione rappresenta un rischio poiché i boschi abbandonati possono costituire un pericolo maggiore per la popolazione a fronte di eventi climatici avversi. Incentivare l’uso del legno non solo potrebbe contribuire a ridurre le emissioni di CO2, ma anche a valorizzare un’importante risorsa economica e a sostenere nuove opportunità di lavoro nelle zone interne.

Una visione più ampia della gestione forestale

L’iniziativa si inserisce all’interno di un quadro nazionale in cui si vogliono erigere politiche per sostenere il settore forestale. Una gestione migliore degli oltre 3.600 chilometri quadrati di boschi, che attualmente presentano un valore aggiunto lordo di 18,3 euro per ettaro, potrebbe portare a significativi miglioramenti economici nella regione. Si stima che una gestione forestale certificata possa generare migliaia di posti di lavoro, approfittando della produzione del legno per costruzione e arredo.

Nel contesto attuale, nel 2023 il macrosistema legno in Italia ha registrato un fatturato significativo, ma la filiera è ancora vulnerabile a fattori esterni, dalla dipendenza da importazioni alla necessità di migliorarne la gestione. Incentivare l’uso del legno non solo contribuirà alla decarbonizzazione dell’edilizia, ma può anche rappresentare un aspetto fondamentale dello sviluppo socio-economico dell’Appennino.

La sfida per il futuro è quella di rendere questa strategia una realtà consolidata e duratura, creando così un modello replicabile per altri territori colpiti da situazioni simili, trasformando la ricostruzione in un’occasione di crescita e sviluppo armonico per le comunità locali.

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