Nuove piste per il misterioso killer delle coppie a Firenze: la riapertura delle indagini

Nuove piste per il misterioso killer delle coppie a Firenze: la riapertura delle indagini

Riapertura delle indagini sul “Mostro di Firenze”: un avvocato presenta nuovi elementi e testimonianze che potrebbero riaccendere l’interesse su un caso irrisolto da decenni, con potenziali collegamenti a crimini passati.
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Nuove piste per il misterioso killer delle coppie a Firenze: la riapertura delle indagini - Gaeta.it

La richiesta di riapertura delle indagini su un caso che ha segnato la storia criminale di Firenze negli anni Settanta e Ottanta è un fatto di grande interesse. Il serial killer, noto per aver assassinato coppie in auto nelle campagne fiorentine e per le crudeli mutilazioni inflitte alle vittime femminili, torna al centro dell’attenzione grazie ad un’istanza presentata dall’avvocato Alessio Tranfa. Rappresentante di un familiare di una delle vittime, l’avvocato punta a far riemergere elementi che potrebbero cambiare le sorti di un caso rimasto irrisolto per decenni.

La richiesta di riapertura delle indagini

L’istanza di riapertura, presentata pochi giorni fa alla Procura della Repubblica, include motivi aggiuntivi basati su documenti dell’indagine originale. Il dossier raccoglie verbali e testimonianze risalenti all’epoca in cui si sono verificati gli omicidi. Uno degli elementi chiave è un verbale redatto il 30 settembre 1985, che potrebbe contenere informazioni utili.

Il doppio omicidio più recente attribuito al killer, avvenuto il 7 o 8 settembre 1985, vede come vittime Nadine Mauriot e Jean-Michel Kraveichvili. Un testimone, un uomo di nome G.B., ha dichiarato di aver visto un individuo sospetto nei pressi della scena del crimine, la piazzola di Scopeti. La sua descrizione del sospetto, un uomo di circa 50 anni, robusto e con capelli biondi, solleva interrogativi su potenziali collegamenti con altri casi e indagati.

L’uomo misterioso e le testimonianze

I nuovi sviluppi indicano che l’uomo visto da G.B. potrebbe coincidere con il profilo di un altro soggetto noto alle autorità. Questo individuo era coinvolto in un furto di armi negli anni Sessanta e denunciato per reati legati alla libertà sessuale. Si tratta di un personaggio già sotto osservazione dai Carabinieri negli anni Ottanta, la cui presenza nelle indagini potrebbe riaccendere l’interesse su un caso che ha lasciato troppe domande senza risposta.

La registrazione di testimonianze simili, in particolare quelle di un altro testimone che ha visto qualcuno che corrisponde alla descrizione dell’uomo di G.B., aggiunge ulteriore complessità alla vicenda. G.U., che si trovava nella stessa area poco dopo, ha descritto un uomo di corporatura robusta e capelli castani. Le discrepanze tra le due descrizioni possono sembrare insignificanti, ma la convergenza temporale e geografia dei due avvistamenti è motivo sufficiente per spingere le autorità a rivedere l’intero fascicolo.

Richiesta di ulteriori indagini e nuovi indizi

L’istanza presentata da Tranfa e Cochi evidenzia anche la necessità di approfondire una serie di segnalazioni sul “Rosso del Mugello,” un soggetto associato a diversi crimini legati al misterioso serial killer. Segnalazioni precedenti indicano che una delle vittime, Susanna Cambi, riportava di essere seguita da un uomo con un’Alfa Romeo rossa e capelli rossicci, in un periodo che precede di pochi giorni il suo omicidio.

Questa informazione apre a nuove piste sul possibile profilo del killer, il quale non solo si sarebbe reso protagonista di questi crimini nei tardi anni Ottanta, ma potrebbe avere legami con un contesto criminale più ampio. La presenza dello stesso individuo o di una figura simile nella zona, per un periodo così prolungato, suggerisce una rete di connessioni criminose e relazioni sociali che potrebbero rivelarsi cruciali per la risoluzione di questo caso.

Il presente fascicolo, ora rinnovato con testimonianze e documenti storici, permette di riallacciarsi a eventi e figure del passato, segnando un possibile turning point per le indagini sul misterioso “Mostro di Firenze.” Si prospettano, quindi, ulteriori esplorazioni e accertamenti, per chiarire quanto rimane avvolto dal mistero e restituire giustizia alle vittime dimenticate di una delle pagine più oscure della cronaca italiana.

Ultimo aggiornamento il 18 Gennaio 2025 da Sofia Greco

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