Nuove regole per il rilascio dei passaporti italiani: cosa cambia per i cittadini in trasferta

Nuove regole per il rilascio dei passaporti italiani: cosa cambia per i cittadini in trasferta

Il governo italiano semplifica le procedure per passaporti e documenti d’identità, consentendo l’uso della carta d’identità per viaggiare in alcuni Paesi extra UE e introducendo misure di sicurezza avanzate.
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Nuove regole per il rilascio dei passaporti italiani: cosa cambia per i cittadini in trasferta - Gaeta.it

Il governo italiano ha annunciato importanti aggiornamenti sulle norme relative ai passaporti e ai documenti di identità, mirando a semplificare alcune procedure per i cittadini che intendono viaggiare al di fuori dell’Unione Europea. Questi cambiamenti, previsti nell’ambito del pacchetto cittadinanza del Ministero degli Affari Esteri, si concentrano su diversi aspetti pratici e normativi che regolano la mobilità degli italiani all’estero. Tra le novità, la possibilità di utilizzare la carta d’identità per l’espatrio in alcuni Paesi, in particolare quelli dei Balcani.

Esibire la carta d’identità per viaggiare

Una delle misure più significative riguarda la facilità di espatrio in determinati Paesi al di fuori dell’Unione Europea. Fino ad ora, è stato necessario esibire il passaporto per viaggi in queste nazioni. Con i nuovi accordi bilaterali, gli italiani potranno semplicemente presentare la carta d’identità per recarsi in alcune destinazioni, il che renderà il viaggio più accessibile e pratico per molti. Questa semplificazione risponde all’esigenza di modernizzare e adattare le pratiche burocratiche alle mutate esigenze dei viaggiatori, in un contesto mondiale in cui la mobilità è sempre più richiesta.

I nuovi accordi mirano a stabilire relazioni più solide tra l’Italia e i Paesi coinvolti, incentivando il turismo e gli scambi culturali. Tuttavia, è importante precisare che le modifiche non implicano un cambiamento nelle procedure per il rilascio di passaporti e carte d’identità, che continueranno a seguire normative già consolidate, per garantire la massima sicurezza.

Modifiche alla legge sui passaporti del 1967

Il pacchetto di aggiornamenti prevede anche un intervento sulla legge sui passaporti, che risale al 1967. Il governo ha deciso di apportare un certo numero di modifiche formali, affinché la normativa risulti allineata con gli standard internazionali attuali. Tra le novità, c’è l’abrogazione della possibilità di prorogare la durata del passaporto senza modificare il libretto. Fino a poco tempo fa, era possibile timbrare il passaporto per estenderne la validità, ma questa prassi non è più in uso. Adesso, tutti i passaporti devono essere dotati di un sistema leggibile da apparecchiature di scansione all’aeroporto, il che ha reso impossibile la modifica della scadenza senza l’emissione di un nuovo documento.

In quest’ottica, i passaporti verranno rilasciati con una validità di dieci anni sin dall’inizio. Ciò implica che i cittadini non dovranno più preoccuparsi di rinnovare il proprio passaporto ogni cinque anni, ma piuttosto ricorrere a un nuovo documento solo al momento della scadenza. Questa misura offre maggiore comodità e risolve complicazioni burocratiche per chi viaggia frequentemente.

Maggiore sicurezza per i passaporti

Un altro elemento fondamentale delle recenti modifiche riguarda l’aumento delle misure di sicurezza correlate al rilascio dei passaporti. I nuovi documenti includeranno un microprocessore contenente dati biometrici, come fotografie e impronte digitali. Questo passo è essenziale per proteggere l’identità dei cittadini e garantire un tracciamento più efficace in caso di smarrimento. Le innovazioni orientate alla sicurezza rispondono a standard internazionali, rafforzando così la validità e l’affidabilità dei passaporti italiani nel contesto globale.

È importante sottolineare che, sebbene queste misure siano innovative, il ministero ha chiarito che si tratta di modifiche prevalentemente tecniche. Alcune norme ormai obsolete, come quelle riguardanti i passaporti collettivi, saranno formalmente abrogate, in quanto non riconosciute a livello internazionale. Il disegno di legge che accompagna queste modifiche è stato approvato e inserito nella manovra per il 2025, sottolineando l’impegno delle autorità nella modernizzazione della burocrazia legata ai documenti di viaggio.

Nuove procedure per i cittadini all’estero

In aggiunta alle modifiche relative ai passaporti, sono state introdotte nuove procedure per i cittadini italiani residenti all’estero o in viaggio. I consolati avranno ora la facoltà di emettere dichiarazioni di viaggio per i minori, nel caso in cui i Paesi di destinazione ne facciano richiesta. Questo provvedimento mira a semplificare le pratiche burocratiche per le famiglie e a facilitare la mobilità dei più giovani.

È interessante notare che chi smarrisce o subisce il furto del proprio passaporto all’estero dovrà presentare denuncia anche alle autorità di polizia locali. Questa pratica ha l’obiettivo di evitare possibili abusi e garantire che il furto venga segnalato nei sistemi delle autorità estere. Tuttavia, il consolato locale potrà emettere un passaporto sostitutivo anche senza la denuncia se si presentano difficoltà nel procedere con le formalità.

Queste nuove normative rappresentano un passo significativo verso una maggiore efficienza nell’erogazione dei servizi consolari e nella gestione dei passaporti, tenendo conto delle esigenze di un’utenza sempre più mobile e globale. Con queste riforme, l’Italia si allinea agli standard internazionali, migliorando così la sicurezza e l’accessibilità per tutti i viaggiatori.

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