Un’importante novità per il settore agricolo italiano è emersa con l’approvazione dell’emendamento al Decreto Fiscale, proposto dal senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo. Questo provvedimento prevede l’assegnazione di 70 milioni di euro al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste da destinare alla stipula di contratti di filiera entro il 2025. Si tratta di un’iniziativa significativa che mira a rafforzare le imprese agricole e a sostenere l’eccellenza del settore nel contesto globale.
Investimenti e riconoscimenti per le imprese agroalimentari
Luca De Carlo, presidente della IX Commissione Senato incaricata di Industria, Commercio, Turismo, Agricoltura e Produzione Agroalimentare, ha sottolineato l’importanza di queste nuove risorse. Ha chiarito che questi fondi rappresentano un’integrazione rispetto a quanto già previsto nella legge di bilancio. “Parliamo di risorse aggiuntive a quelle già garantite,” ha affermato. Attraverso questo emendamento, il governo riconosce l’impegno delle aziende agroalimentari italiane, che non solo contribuiscono all’economia nazionale, ma portano anche in tutto il mondo le tradizioni e i prodotti tipici italiani.
In un momento in cui le sfide ambientali e economiche richiedono risposte rapide e innovative, il governo sta cercando di garantire un approccio più flessibile nella gestione delle risorse. La decisione di redistribuire i fondi su un periodo più lungo intende adattarsi meglio alle tempistiche di spesa dei progetti, consentendo così alle imprese coinvolte di pianificare e realizzare gli investimenti necessari senza pressioni eccessive.
Sostenere i contratti di filiera e le diverse produzioni agricole
Il nuovo emendamento non si limita solo ai contratti di filiera per il settore agroalimentare. De Carlo ha specificato che il provvedimento interessa anche i contratti di filiera per pesca e acquacoltura, nonché per l’industria delle foreste. Questo approccio olistico riconosce la complessità e l’interconnessione tra i vari segmenti dell’agricoltura e delle risorse naturali, sottolineando l’importanza di una strategia integrata per sostenere l’intero panorama agroalimentare italiano.
Le progettualità legate a questi contratti di filiera sono fondamentali. Permettono alle aziende di ottenere risorse per migliorare la produttività , implementare pratiche sostenibili e innovare in diversi ambiti. Con l’assegnazione di queste risorse, si prevede non solo di far scorrere la graduatoria del quarto bando di contratti di filiera agroalimentare, ma anche di sostenere il quinto bando, creando ulteriori opportunità per le aziende.
Un’attenzione particolare per i distretti del cibo
Un aspetto chiave della riforma è l’attenzione rivolta ai distretti del cibo, che stanno guadagnando sempre più importanza nel panorama nazionale. Tali distretti rappresentano un modello di sviluppo economico sostenibile, favorendo la sinergia tra produttori, trasformatori e distributori locali. Grazie ai finanziamenti, queste realtà possono continuare a crescere, promuovere le loro specificità e incrementare la competitività sui mercati internazionali.
Inoltre, l’emendamento garantisce che tutte le risorse, anche quelle già disponibili per gli anni successivi, siano utilizzate per far fronte agli impegni assunti e per permettere alle aziende di realizzare i loro progetti in linea con i cronoprogrammi di spesa previsti. Il supporto strutturato e misto si propone di sostenere una filiera produttiva che non solo valorizzi il territorio, ma che riesca a rispondere tempestivamente alle sfide del mercato globale.
Ultimo aggiornamento il 29 Novembre 2024 da Sofia Greco