Nuove risorse per l’agroalimentare e la pesca: 1,9 miliardi di euro dal PNRR per le filiere italiane

L’Italia potenzia il settore agroalimentare, pesca e acquacoltura con 1,83 miliardi di euro in nuovi fondi, promuovendo innovazione e cooperazione attraverso i contratti di filiera nel Piano Nazionale di Ripresa.
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Nuove risorse per l’agroalimentare e la pesca: 1,9 miliardi di euro dal PNRR per le filiere italiane - (Credit: www.agenfood.it)

Il panorama economico italiano sta per ricevere un significativo impulso grazie all’autorizzazione definitiva dell’incremento della dotazione finanziaria per i contratti di filiera, un’azione strategica nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza . Questa misura si concentra sul potenziamento del settore agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura, essenziali per la crescita sostenibile e l’innovazione. A seguito della recente decisione da parte della Commissione Europea, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste potrà ora procedere con lo scorrimento delle graduatorie relative ai bandi in corso, consentendo l’allocazione di nuove risorse finanziarie. Questo intervento non solo offre supporto economico, ma incoraggia anche un approccio integrato e collaborativo nelle filiere produttive.

La ripartizione delle nuove risorse finanziarie

Il Ministero dell’Agricoltura ha ricevuto il via libera per l’assegnazione di ulteriori 1,83 miliardi di euro per il V bando agroalimentare, insieme a 80 milioni di euro per il primo bando dedicato alla pesca e all’acquacoltura. Questa decisione rappresenta un passo fondamentale per coloro che hanno presentato proposte nei programmi ma non erano stati finanziati inizialmente con il Piano Nazionale Complementare. I soggetti proponenti avranno ora la possibilità di manifestare il proprio interesse per l’accesso ai finanziamenti del PNRR. Questo processo di ammissione sarà cruciale, poiché consentirà a più imprese di partecipare attivamente a iniziative che mirano a sviluppare e modernizzare le loro operazioni.

L’importanza di questi finanziamenti è data non solo dall’entità delle risorse, ma anche dalla loro capacità di stimolare innovazione e miglioramenti all’interno delle filiere. Infatti, la rapida attuazione delle risorse finanziarie previste è fondamentale per garantire che le aziende del settore agroalimentare possano affrontare le sfide contemporanee del mercato, come la sostenibilità ambientale e la competizione globale. Le filiere che beneficeranno di questi fondi potranno quindi non solo ottimizzare i loro processi interni, ma anche sviluppare prodotti più competitivi e sostenibili.

Condizionalità e modalità di accesso ai fondi

Nella presentazione delle proposte definitive, gli organismi interessati dovranno seguire specifiche condizionalità stabilite nel PNRR. Tale conformità è essenziale per garantire l’efficacia delle misure finanziarie e il raggiungimento degli obiettivi di ripresa economica. Oltre a una dettagliata elaborazione delle proposte, è fondamentale che i progetti presentati dimostrino un plusvalore in termini di innovazione e competitività.

L’ISMEA avrà un ruolo chiave nell’istruire le proposte, assicurandosi che soddisfino i requisiti richiesti per la valutazione. Ciò comporta un’analisi approfondita delle iniziative progettuali e un monitoraggio continuo, per garantire che le risorse siano utilizzate in modo efficace e raggiungano i risultati attesi. L’accento posto sulla cooperazione tra le imprese rappresenta un’altra sfida e opportunità, in quanto le collaborazioni possono potenziare la sinergia tra diversi attori della filiera, promuovendo un ecosistema imprenditoriale più resiliente.

La strategia dei contratti di filiera

Il modello dei contratti di filiera è stato concepito per promuovere un approccio integrato e coordinato tra vari attori economici. Questi contratti non solo mirano a rafforzare le singole aziende delle filiere agroalimentari e della pesca, ma anche a incentivare la collaborazione tra le stesse. La visione strategica alla base di questa iniziativa è quella di sviluppare una catena del valore ben consolidata, che possa rispondere efficacemente alle sfide del mercato.

La cooperazione tra imprese, accompagnata dall’innovazione e dalla ricerca, rappresenta la chiave per un futuro sostenibile. Le aziende coinvolte nella gestione di contratti di filiera dovranno concentrarsi su progetti che migliorano la produzione e la distribuzione dei loro beni, mantenendo un occhio attento ai criteri di sostenibilità e responsabilità sociale. L’obiettivo finale è quello di rendere le filiere italiane più competitive a livello internazionale, garantendo così l’evoluzione di un settore vitale per l’economia del paese.

Informazioni dettagliate e strategie operative saranno comunicate nei prossimi giorni, con l’intento di massimizzare l’impatto di questo significativo intervento finanziario e garantire che le imprese possano trarne il massimo beneficio.

Ultimo aggiornamento il 24 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

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