La notte di martedì ha portato a sviluppi significativi nell’inchiesta sull’omicidio di Liliana Resinovich. La polizia ha eseguito una perquisizione approfondita nell’abitazione di Sebastiano Visintin, marito della vittima, rinvenendo diversi utensili da taglio e altri oggetti potenzialmente rilevanti per il caso. Questo intervento arriva in un momento delicato per l’indagine, che ha già suscitato grande interesse e preoccupazione nella comunità .
Il blitz notturno della polizia
Il raid della polizia è iniziato a tarda sera e si è prolungato fino all’alba di mercoledì. Gli agenti, operando sotto le indicazioni della nuova titolare dell’inchiesta, la pm Ilaria Iozzi, hanno setacciato l’appartamento di Visintin in via del Verrocchio. La perquisizione, durata diverse ore, ha portato alla luce non solo coltelli e forbici, ma anche guanti, il cui utilizzo potrebbe rivelarsi significativo nel contesto dell’omicidio. Queste operazioni sono state effettuate seguendo una linea investigativa rigorosa, destinata a raccogliere ogni possibile prova utile per l’accusa.
Oggetti sequestrati e loro significato
Dalla perquisizione sono stati sequestrati oltre 700 utensili di varia natura, stando a quanto riportato dal quotidiano Il Piccolo. Tra questi spicca anche un maglione, che potrebbe fornire indizi cruciali sul caso. La quantità e la varietà degli oggetti trovati sollevano interrogativi non solo sulla loro appartenenza, ma anche sul loro uso. La polizia sta ora lavorando per analizzare ognuno di essi al fine di stabilire eventuali legami con la scomparsa e la morte di Liliana.
Sebastiano Visintin: indagato e uomo di mistero
Al momento, Sebastiano Visintin è l’unico indagato per l’omicidio della moglie. Liliana è scomparsa dalla loro abitazione il 14 dicembre 2021 ed è stata trovata morta il 5 gennaio 2022 nel parco di San Giovanni. Questo lungo lasso di tempo ha accresciuto le tensioni e le speculazioni attorno a Visintin, il quale, come emerso durante le indagini, gestiva un laboratorio di arrotino. Molti degli utensili sequestrati potrebbero infatti appartenere a clienti, il che complica ulteriormente la situazione.
Un’indagine complessa e in corso
Questa fase dell’inchiesta si inserisce in un contesto più ampio, caratterizzato da incertezze e domande aperte. La figura di Liliana Resinovich ha colpito l’opinione pubblica, non solo per la sua tragica sorte, ma anche per il mistero che aleggia attorno alla sua morte. Con il materiale recuperato durante la perquisizione, la procura spera di dare un’accelerata alle indagini e di chiarire i dettagli di un caso che ha già avuto troppi punti oscuri.
La comunità attende con ansia ulteriori aggiornamenti, mentre gli inquirenti continuano a lavorare per fare luce su una vicenda che ha scosso profondamente la zona.