Nuove sanzioni e dazi del 500% contro i Paesi che commerciano con la Russia: l’ottica del Congresso Usa

Nuove sanzioni e dazi del 500% contro i Paesi che commerciano con la Russia: l’ottica del Congresso Usa

Il Congresso degli Stati Uniti propone sanzioni radicali contro la Russia, inclusi dazi del 500% su beni energetici, per spingere Mosca a negoziare una pace duratura con l’Ucraina.
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Nuove sanzioni e dazi del 500% contro i Paesi che commerciano con la Russia: l’ottica del Congresso Usa - Gaeta.it

Le relazioni tra Stati Uniti e Russia continuano a deteriorarsi, con segnali che indicano una crescente determinazione da parte di alcuni membri del Congresso americano nel sostenere nuove misure contro la Russia. L’obiettivo è quello di esercitare pressione su Mosca affinché accetti una pace duratura con l’Ucraina, una richiesta esplicitata dal precedente presidente Donald Trump. La frustrazione per il comportamento del Cremlino nei colloqui di tregua ha spinto i legislatori a proporre un disegno di legge che prevede sanzioni radicali e l’imposizione di dazi elevati su beni provenienti da Paesi che intrattengono rapporti commerciali con la Russia.

Dettagli sulle nuove misure sanzionatorie

Il nuovo provvedimento legislativo, che si trova in fase di elaborazione al Congresso, prevede dazi del 500% sui beni importati da Paesi che acquistano energie fossili dalla Russia, come petrolio, gas e uranio. Questa misura rappresenta un approccio aggressivo, mirato a colpire direttamente le economie di quegli Stati che supportano Mosca. In aggiunta, si prevede un pacchetto di sanzioni destinate alla flotta ombra di petroliere, le quali sono utilizzate per esportare il greggio russo a prezzi superiori a quelli stabiliti dai Paesi del G7.

I legislatori americani sono consapevoli dell’importanza di un’azione coerente per dissuadere la Russia dall’aggressione militare. La bozza di legge ha ricevuto il supporto di 50 senatori, tra cui il repubblicano Lindsey Graham e il democratico Richard Blumenthal, evidenziando un consenso bipartisan su questo tema delicato. Simultaneamente, un’iniziativa parallela è emersa alla Camera dei Rappresentanti, con la partecipazione di membri provenienti sia dal partito repubblicano che da quello democratico.

Il contesto dei negoziati e la posizione di Trump

Il clima intorno ai negoziati per un cessate il fuoco in Ucraina è caratterizzato da un’inquietante stasi. Trump ha espresso la sua insoddisfazione riguardo al “rallentamento dei negoziati” da parte del Cremlino, un sentimento che sembra essere condiviso da molti senatori. Le misure proposte mirano a forzare la mano russa, nella speranza che queste sanzioni e dazi contribuiscano a spingere Mosca verso un accordo di pace. Secondo i senatori, la Russia è percepita come l’aggressore in questa guerra, e il desiderio generale è quello di riportare stabilità nella regione attraverso una deterrenza efficace.

Durante i colloqui in Arabia Saudita, i negoziatori russi hanno manifestato l’intento di ottenere un alleggerimento delle sanzioni contro le banche e di facilitare l’esportazione di fertilizzanti e prodotti agricoli russi. Questo approccio sembra riflettere un tentativo da parte di Mosca di trovare soluzioni pragmatiche per migliorare la propria posizione economica mentre si cerca di concordare un cessate il fuoco. Tuttavia, la risposta americana si concretizza in misure sempre più restrittive, in un tentativo di mantenere la pressione su un regime che continua a perseguire politiche aggressive.

L’approccio deciso adottato dai senatori americani è volto non solo a mettere fine al conflitto attuale, ma anche a prevenire qualsiasi futura escalation. Con un sostegno trasversale nel Congresso, queste misure possono tradursi in un cambiamento significativo nelle dinamiche delle relazioni internazionali, influenzando le scelte economiche e politiche dei Paesi coinvolti.

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