Nuove scoperte nell'inchiesta sulle curve di San Siro: pistola trovata nell'abitazione di un ultrà

Nuove scoperte nell’inchiesta sulle curve di San Siro: pistola trovata nell’abitazione di un ultrà

L’indagine sulle dinamiche degli ultras milanesi rivela un arsenale di armi e legami con attività criminose, mentre le forze dell’ordine approfondiscono i collegamenti tra gruppi di tifosi e mafia.
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Nuove scoperte nell'inchiesta sulle curve di San Siro: pistola trovata nell'abitazione di un ultrà - Gaeta.it

Un’indagine che continua a svelare dettagli inquietanti sulle dinamiche interne agli ultras milanesi apre nuovi scenari. Dopo la scoperta di un “arsenale” nella curva Nord lo scorso novembre, è emersa un’altra pistola, rintracciata nella casa di un giovane ultrà interista, non coinvolto nei recenti arresti. Si tratta di una vicenda che coinvolge le forze dell’ordine e la Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, sotto la direzione dei magistrati Marcello Viola e Alessandra Dolci, insieme ai pm Paolo Storari e Sara Ombra.

I dettagli dell’operazione di polizia

La pistola, rinvenuta nella residenza di un giovane legato agli ultras dell’Inter, si aggiunge agli oggetti già sequestrati nell’ambito di un’inchiesta che ha sollevato preoccupazioni sul livello di violenza e attività criminose legate agli ultras. Questo giovane è associato al gruppo denominato ‘Brianza acolica’, una delle fazioni della curva nerazzurra. Gli investigatori hanno scoperto che l’arma potrebbe essere di provenienza illecita, il che allarga ulteriormente il campo di indagine. Al momento, il ragazzo è indagato a piede libero per detenzione abusiva di arma.

Le forze dell’ordine continuano a concentrarsi su vari aspetti del caso, compresi gli interrogatori dell’ex leader della curva Nord, Andrea Beretta. Quest’ultimo, attualmente detenuto per il coinvolgimento nell’omicidio di Antonio Bellocco, ha avviato una collaborazione con gli inquirenti sul tema degli armamenti e delle dinamiche delinquenziali che caratterizzano questi gruppi.

Situazione critica e preoccupazioni crescenti

L’operazione ha rivelato una realtà allarmante, come evidenziato dal provvedimento del Giudice per le Indagini Preliminari, Domenico Santoro. Quest’ultimo ha disposto l’arresto di Cristian Ferrario, indicato come il custode delle armi rinvenute in un magazzino a Cambiago. Nel documento si fa menzione di una “proiezione criminosa” degli ultras, che sembra rivelarsi ancor più inquietante rispetto a precedenti inchieste, tra cui quella definita “doppia curva”. In tale contesto, si è ipotizzato anche un possibile aggancio con attività mafiosa, accusa che si sta investigando con attenzione.

Rimane sul tavolo anche l’apertura dell’indagine relativa all’omicidio di Vittorio Boiocchi, noto leader della curva Nord assassinato nel 2022. Anche se le armi ritrovate non sono legate direttamente all’omicidio, il caso continua a suscitare l’interesse delle autorità che intendono chiarire eventuali legami e dinamiche di violenza tra i diversi gruppi di tifosi.

Collaborazione e sicurezza delle fonti

Beretta, il quale è stato trasferito in un’altra struttura carceraria per motivi di sicurezza, ha già fornito risposte a diverse domande degli investigatori. Questo trasferimento è stato attuato nell’ambito di un programma di protezione, che mira a garantire la sicurezza dei collaboratori di giustizia. L’interrogatorio di Beretta, che si è dimostrato disposto a cooperare con le autorità, è considerato cruciale per svelare i legami tra i gruppi ultras e le attività criminose che si annidano dietro la passione per il calcio.

L’indagine prosegue, rivelando sempre di più un panorama complesso e preoccupante che coinvolge non solo gli appassionati di calcio ma anche il contesto sociale e di sicurezza della città di Milano.

Ultimo aggiornamento il 2 Dicembre 2024 da Sara Gatti

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