Nuove scoperte su Marte: il rover Zhurong rivela formazioni poligonali sepolte nel suolo marziano

Il rover cinese Zhurong ha rivelato importanti informazioni sul suolo di Marte, suggerendo antichi cicli di gelo e disgelo e offrendo nuove prospettive sulla storia climatica del pianeta.
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Nuove scoperte su Marte: il rover Zhurong rivela formazioni poligonali sepolte nel suolo marziano - Gaeta.it

Recenti ricerche condotte grazie al rover cinese Zhurong hanno portato alla luce significative scoperte riguardanti il suolo di Marte. Situato nella vasta area di Utopia Planitia, il rover ha utilizzato un avanzato sistema radar in grado di penetrare sotto la superficie, rilevando formazioni che potrebbero risalire a cicli antichi di gelo e disgelo. Queste scoperte offrono nuove informazioni non solo sul passato geologico del pianeta rosso, ma anche sulla sua evoluzione climatica, aprendo a nuove ipotesi sul ruolo dell’acqua nella storia di Marte.

L’esplorazione di Marte con il rover Zhurong

Atterrato il 15 maggio 2021, il rover Zhurong ha segnato un traguardo importante per la Cina, rendendola la seconda nazione al mondo in grado di completare un atterraggio controllato su Marte. Battezzato in onore di un dio del fuoco della mitologia cinese, Zhurong ha intrapreso un’accurata esplorazione della superficie marziana, documentando il paesaggio attraverso varie immagini e approfondite analisi geologiche. Durante la sua missione, che ha originariamente previsto una durata di tre mesi, il rover è riuscito ad operare per oltre un anno prima di entrare in un periodo di letargo programmato. Attualmente, non si hanno più notizie sullo stato del rover dal maggio 2022.

Il rover ha svolto anche un’importante funzione scientifica, utilizzando uno strumento chiamato georadar per raccogliere dati sul suolo marziano. I ricercatori dell’Istituto di Geologia e Geofisica dell’Accademia Cinese delle Scienze hanno confermato che i dati ricavati da Zhurong sono complementari alle osservazioni condotte da missioni orbitali come Mars Express dell’ESA e l’orbiter cinese Tianwen-1. Le ricerche effettuate hanno prodotto informazioni chiave che potrebbero chiarire interrogativi cruciali sulla climatologia e geologia marziana.

Utopia Planitia: un bacino d’impatto eterogeneo

Il sito di atterraggio di Zhurong, Utopia Planitia, è una vasta pianura che si estende all’interno di Utopia, il più grande bacino d’impatto su Marte, con un diametro di circa 3.300 chilometri. Durante la sua missione, Zhurong ha percorso una distanza di 1.921 metri, rilevando undici cunei poligonali sepolti lungo il tragitto. Questi poligoni, misuranti da pochi centimetri fino a diverse decine di metri di diametro, sono stati oggetto di studio approfondito dagli scienziati. La ricerca pubblicata su Nature Astronomy suggerisce che questi cunei possano avere origini diverse, legate a cicli climatici di gelo e disgelo risalenti a 3,7-2,9 miliardi di anni fa.

Gli scienziati ipotizzano che queste formazioni si siano create sotto un antico ambiente umido e siano state successivamente sepolte sotto strati di materiali provenienti da varie attività geologiche. A differenza di precedenti missioni che avevano identificato terreno poligonale su Marte, l’individuazione di strutture sepolte rappresenta una prima assoluta, elementare per la comprensione della storia climatica del pianeta.

Implicazioni del terreno poligonale per la storia di Marte

Le caratteristiche del suolo marziano rilevate dal rover Zhurong offrono indizi importanti sulle vicende climatiche del pianeta. Il terreno poligonale sepolto indica un passato caratterizzato da condizioni gelide, suggerendo la possibilità dell’esistenza di acqua in forma solida. Le analisi preliminari hanno già evidenziato come questi poligoni possano essersi formati a causa di cicli di congelamento e scioglimento, esemplificando il potenziale di un ambiente marziano che ha subito notevoli cambiamenti climatici.

Le ricerche passate hanno dimostrato che nel tempo ci sono stati eventi di inondazione che hanno contribuito alla formazione di strati sotto la superficie di Utopia Planitia. Gli scienziati ora si pongono domande cruciali su come i cambiamenti climatici abbiano influito sulle formazioni del suolo e sull’interazione tra acqua e ambiente marziano. La comprensione di questi aspetti non solo arricchirebbe il quadro delle trasformazioni del pianeta, ma potrebbe anche fornire informazioni utili per future esplorazioni e studi relativi alla presenza di vita su Marte in epoche passate.

La missione di Zhurong ha già dimostrato il valore di una collaborazione tra diversi strumenti e missioni spaziali, e le sue scoperte continuano a stimolare un crescente interesse nella ricerca scientifica riguardante il pianeta rosso.

Ultimo aggiornamento il 1 Ottobre 2024 da Laura Rossi

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