Nuove strategie per il prosciutto di San Daniele: tre segmenti con caratteristiche distintive

Nuove strategie per il prosciutto di San Daniele: tre segmenti con caratteristiche distintive

Il Consorzio del Prosciutto di San Daniele annuncia un nuovo disciplinare che prevede tre segmenti distinti per migliorare qualità e presenza nei mercati, puntando a una maggiore diversificazione.
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Nuove strategie per il prosciutto di San Daniele: tre segmenti con caratteristiche distintive - Gaeta.it

Il Consorzio del Prosciutto di San Daniele ha annunciato un progetto ambizioso che prevede modifiche significative nel disciplinare di produzione. L’obiettivo è creare tre distinti segmenti del famoso prosciutto, ognuno caratterizzato da specifiche qualità e requisiti di produzione. Questo intervento ha l’obiettivo di aumentare la presenza del prodotto nei mercati e nella grande distribuzione. Il lancio ufficiale del nuovo disciplinare avverrà dopo la riunione dell’assemblea del 27 febbraio, dove verranno definiti i dettagli di questa iniziativa.

Struttura del nuovo disciplinare

Nicola Martelli, presidente del Consorzio, ha descritto il piano in un incontro con i distributori, supportato da The European House – Ambrosetti. Il nuovo disciplinare prevede tre segmenti distinti per il prosciutto di San Daniele. Ogni segmento sarà caratterizzato da specifiche normative sulla materia prima e sulla qualità del prodotto finito.

Il primo segmento sarà dedicato al canale Horeca, ovvero la ristorazione, e presenterà un prosciutto disossato, rispondendo dunque a esigenze specifiche dei ristoratori. Il secondo segmento rappresenterà un’offerta più classica, affrontando il mercato tradizionale. Infine, ci sarà un terzo segmento, simile alla categoria delle riserve dei formaggi stagionati, che sarà focalizzato su prodotti con lunghe stagionature, garantendo così un alto livello qualitativo.

Questa suddivisione in segmenti mira a rendere il prosciutto di San Daniele più versatile e adatto a vari tipi di consumo, consentendo anche ai distributori di presentare ai clienti prodotti distinti in base alle loro preferenze.

Obiettivi e mercati potenziali

L’iniziativa di revisione del disciplinare non si limita a migliorare la qualità del prosciutto ma è anche strategica per espandere la penetrazione del prodotto in mercati al momento poco serviti. Martelli ha chiarito che l’intento è di aprire nuovi canali di vendita e aumentare la presenza nei punti vendita della grande distribuzione organizzata.

Questo approccio ambizioso è motivato dalla necessità di rimanere competitivi nel panorama alimentare internazionale. Con la creazione di prodotti diversificati, il Consorzio intende attrarre sia i consumatori appassionati della tradizione che quelli in cerca di novità. L’impegno per migliorare la qualità delle materie prime e dei processi di produzione è dunque fondamentale per soddisfare le crescenti aspettative del mercato.

Il mercato del prosciutto di San Daniele rappresenta una realtà di grande rilievo economico. Non solo per il volume di prodotti realizzati, ma anche per il loro impatto sull’economia nazionale. La trasformazione proposta si inserisce in uno scenario di competizione internazionale, dove la qualità e la diversificazione dei prodotti sono fattori chiave per il successo.

Risultati economici e impatto territoriale

Attualmente, il Prosciutto di San Daniele Dop registra numeri molto positivi: oltre 2 milioni di cosce prodotte e un fatturato di 360 milioni di euro. Questi risultati non solo dimostrano la vitalità del settore, ma evidenziano anche l’importanza che questo prodotto riveste per i territori in cui è prodotto. Ogni euro generato dal fatturato del Prosciutto di San Daniele attiva infatti 2,2 euro nell’intera economia, generando un giro d’affari che si attesta intorno a 1,1 miliardi di euro.

Il Consorzio del Prosciutto di San Daniele si sta dimostrando attento non solo alla qualità del suo prodotto, ma anche al benessere economico delle comunità locali. In questo contesto, la revisione del disciplinare rappresenta un passo strategico per mantenere e accrescere questi risultati, evidenziando l’importanza di un prodotto che è diventato simbolo della tradizione gastronomica italiana nel mondo.

Con le nuove misure previste, il prosciutto di San Daniele punta a consolidare la propria posizione di eccellenza, rispondendo alle sfide del mercato e anticipando le esigenze dei consumatori. L’attenzione al territorio, alla qualità e alla diversificazione rappresentano i pilastri su cui il Consorzio intende costruire il futuro del suo prodotto.

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