L’Ucraina continua a essere messa a dura prova da bombardamenti notturni che colpiscono diverse città. Le forze armate russe hanno portato a termine un attacco a sorpresa, utilizzando droni e bombardieri strategici. In un contesto di emergenza, il direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Grossi, ha incontrato il presidente ucraino Voldymyr Zelensky per garantire un maggiore supporto nella sicurezza nucleare. Questo articolo esamina i dettagli degli attacchi e le reazioni internazionali.
Attacco notturno e allerta a livello nazionale
I bombardamenti colpiscono vari centri abitati
Nella notte tra martedì e mercoledì, le forze armate russe hanno lanciato una nuova offensiva in Ucraina. Secondo le informazioni rilasciate da fonti ucraine, sono stati utilizzati droni e cinque bombardieri Tu-95MS partiti dall’aeroporto Olenya, situato nella regione di Murmansk. L’allerta aerea è stata attivata in tutto il territorio, confermando l’impatto su ampie aree della nazione.
Le città colpite includono Sumy, dove è stato riferito di un edificio universitario danneggiato, e Kiev, che ha vissuto esplosioni forti nella notte. A Leopoli, il sindaco ha reso noto che diversi edifici residenziali attorno alla stazione ferroviaria principale sono andati a fuoco. Sebbene ci siano stati sei feriti, tra cui un bambino di dieci anni, fortunatamente non si segnalano morti. Tuttavia, il bilancio rimane critico, specialmente alla luce degli eventi tragici del 3 settembre a Poltava, dove un attacco ha causato la morte di 51 persone e 271 feriti.
Reazioni internazionali e sostegno a Kiev
La reazione ai bombardamenti è stata immediata e globale. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha definito l’attacco “deplorevole”, ribadendo l’impegno degli Stati Uniti nel sostenere militarmente l’Ucraina. Questo supporto è cruciale per il governo di Kiev, in un momento in cui il conflitto continua a causare devastazioni e sofferenze prolungate.
Il contesto di instabilità in cui si trova l’Ucraina non è solo una questione militare, ma coinvolge anche sfide significative nel campo della sicurezza delle infrastrutture, in particolare quelle nucleari.
Aumento della sicurezza nucleare: incontro tra Grossi e Zelensky
L’impegno dell’AIEA per la sicurezza nucleare
Nelle ultime ore, il direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Grossi, ha incontrato il presidente ucraino per discutere dell’importanza della sicurezza nucleare nel contesto del conflitto. Grossi ha promesso un incremento dell’assistenza tecnica per garantire che le centrali nucleari ucraine possano operare in sicurezza, anche in un clima di conflitto attivo.
Durante l’incontro, Grossi ha evidenziato l’importanza di eseguire ispezioni non solo alle centrali nucleari, ma anche alle sottostazioni elettriche che le alimentano. “Alcune linee elettriche sono state già colpite in passato, e questo rappresenta un rischio significativo per gli impianti nucleari”, ha dichiarato il direttore dell’AIEA.
Rischio per la centrale nucleare di Zaporizhzhia
Le tensioni crescono intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la quale è già stata oggetto di bombardamenti. Secondo la compagnia energetica ucraina Energoatom, gli attacchi russi hanno danneggiato linee elettriche vitali per il funzionamento della centrale. Grossi prevede di visitare l’impianto nei prossimi giorni, dopo un’ispezione già effettuata in una centrale russa a Kursk.
Questo aumentato focus sulla sicurezza nucleare deriva dalla preoccupazione che ulteriori attacchi possano compromettere non solo la stabilità energetica dell’Ucraina, ma anche la sicurezza della regione e, più in generale, dell’Europa. La responsabilità di garantire un monitoraggio efficace e una pianificazione strategica diventa quindi essenziale in un momento in cui i conflitti armati mettono a rischio opere di così grande importanza.