Nuovi divieti di fumo a Milano: sigarette proibite all'aperto se non a 10 metri da altre persone

Nuovi divieti di fumo a Milano: sigarette proibite all’aperto se non a 10 metri da altre persone

Milano introduce nuovi divieti sul fumo all’aperto per migliorare la qualità dell’aria e tutelare la salute pubblica, estendendo le restrizioni a parchi, cimiteri e dehors di bar e ristoranti.
Nuovi divieti di fumo a Milano Nuovi divieti di fumo a Milano
Nuovi divieti di fumo a Milano: sigarette proibite all'aperto se non a 10 metri da altre persone - Gaeta.it

A partire da oggi, Milano attua un cambiamento significativo nella legislazione sul fumo, con l’introduzione di nuovi divieti che limitano la possibilità di fumare all’aperto. Questo provvedimento, parte di un Piano Aria e Clima più ampio progettato per migliorare la qualità dell’aria, mira a tutelare la salute pubblica e ridurre l’inquinamento atmosferico. La misura rappresenta un seguito delle prime restrizioni approvate nel 2020 e riflette l’impegno della città nel contrastare i danni causati dal fumo.

Dettagli sulle nuove regole

Le nuove normative stabiliscono che i fumatori non possono accendere una sigaretta in tutte le aree pubbliche, a meno che non si trovino a una distanza di almeno 10 metri da altre persone. Questa restrizione si estende dai parchi pubblici, ai cimiteri, passando per le aree attorno agli impianti sportivi. Solo i luoghi isolati, dove la distanza di sicurezza può essere mantenuta, sono esenti dal divieto. È importante notare che le sigarette elettroniche non sono incluse in questa normativa.

In un passo ulteriore, il divieto si applica anche ai dehors di bar e ristoranti, scatenando un acceso dibattito tra i commercianti e i clienti. Marco Barbieri, segretario generale della Confcommercio di Milano, ha commentato l’introduzione di queste regole definendole una “battaglia ideologica superata dall’evidenza dei dati”. Sebbene a essere sanzionati saranno solo i fumatori con multe che vanno da 40 a 240 euro, è previsto un inizio “soft” nei controlli da parte delle autorità locali.

Le statistiche fornite dall’Arpa Lombardia suggeriscono che il fumo è responsabile per una parte significativa delle emissioni di polveri sottili, contribuendo per il 7% al totale. Con l’obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica del 45% entro il 2030, il Piano Aria e Clima si propone di affrontare la questione dell’inquinamento in modo globale, introducendo misure come nuovi divieti per la circolazione dei veicoli nei prossimi anni.

Reazioni dei cittadini milanesi

La reazione dei milanesi a queste nuove restrizioni è stata variegata. Molti cittadini mostrano opinioni opposte sul divieto di fumo all’aperto, evidenziando come il dibattito rifletta una spaccatura nelle abitudini e nelle percezioni personali riguardo al fumo. Da un lato, c’è una parte della popolazione che sostiene che il divieto contribuirà a migliorare la salute pubblica e a promuovere un ambiente più pulito. Albino, un non fumatore, ha affermato di accogliere con favore la normativa, esprimendo la speranza che i fumatori considerino la distanza di sicurezza imposta.

Dall’altro lato, ci sono fumatori come la signora Gabriella, che hanno espresso disappunto per l’impossibilità di fumare all’aperto, specialmente nei bar. La sua opinione riflette le difficoltà pratiche di rispettare la distanza imposta, ponendo interrogativi sulla fattibilità della norma. Molti fumatori temono che questo provvedimento possa ridurre il loro senso di libertà senza però affrontare le problematiche dell’inquinamento in modo efficace.

Alcuni, come Riccardo, sottolineano il rispetto verso i clienti e il locale, pur manifestando incertezze sul divieto in strada. Si percepisce una certa confusione riguardo all’attuazione di queste misure. Chiara, ad esempio, ha messo in discussione la reale motivazione dietro questo provvedimento, suggerendo che esistano altre soluzioni più incisive per combattere l’inquinamento.

Considerazioni finali sulla normativa

Mentre i milanesi si adattano a queste nuove regole, resta da vedere come e se verranno implementati i controlli e le eventuali sanzioni. Nonostante il clamore suscitato da questa misura, l’amministrazione comunale continua a ritenere che funzioni come queste possano significativamente contribuire alla salvaguardia della salute pubblica e all’aumento della qualità dell’aria in città. Il futuro delle abitudini di fumo a Milano è quindi in divenire, con le strade e i luoghi pubblici destinati a cambiare volto, a favore di un ambiente più sano e più vivibile.

Ultimo aggiornamento il 1 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina

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