Nuovi progetti di videosorveglianza e riqualificazione nelle città di Catanzaro e Lamezia Terme

Nuovi progetti di videosorveglianza e riqualificazione nelle città di Catanzaro e Lamezia Terme

Il Comitato Provinciale approva progetti di videosorveglianza e interventi per la riqualificazione sociale a Catanzaro e Lamezia Terme, puntando su sicurezza e integrazione delle comunità in difficoltà.
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Nuovi progetti di videosorveglianza e riqualificazione nelle città di Catanzaro e Lamezia Terme - Gaeta.it

Il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica ha approvato oggi nuovi progetti di videosorveglianza nelle città calabresi di Catanzaro e Lamezia Terme. Durante l’incontro, sono stati esaminati anche gli interventi già in programmazione, che mirano a contrastare il degrado strutturale e sociale nelle aree critiche, notamment nel campo rom di Scordovillo a Lamezia e nella periferia sud di Catanzaro.

Interventi a Scordovillo e integrazione sociale

La sottosegretaria all’Interno, Wanda Ferro, ha fornito dettagli sui piani per la risoluzione della situazione a Scordovillo. Ha sottolineato che l’azione del governo prevede un monitoraggio attento delle case disponibili, piuttosto che la creazione di nuovi insediamenti ghettizzati. L’obiettivo è facilitare l’integrazione dei residenti, molti dei quali appartengono alla terza generazione e mostrano la volontà di intraprendere percorsi di vita diversi.

Ferro ha evidenziato l’importanza di un progetto comunale per riqualificare l’area con la creazione di spazi verdi, adiacenti all’ospedale di Lamezia. Questa iniziativa è vista come un passo fondamentale per evitare la formazione di un nuovo ghetto e per garantire che le famiglie siano sistemate in abitazioni dignitose, con il sostegno di organizzazioni come la Caritas e don Giacomo Panizza.

È stato anche annunciato un censimento delle abitazioni disponibili nei comuni limitrofi, dove l’Aterp ha identificato opzioni abitative. Le famiglie saranno supportate con un contributo per il pagamento dell’affitto nella fase iniziale, creando così le basi per una vita più stabile e integrata.

Maggiore sicurezza con la videosorveglianza

Oltre ai progetti per l’area di Scordovillo, sono state discusse le iniziative finanziate dal ministero dell’Interno e dalla Regione Calabria, destinate ad aumentare la sicurezza nei territori coinvolti. Sono previsti l’installazione di 46 nuove telecamere in 19 punti sensibili di Lamezia Terme e 152 telecamere con 7 lettori di targhe a Catanzaro. Questi strumenti elettronici hanno l’obiettivo di migliorare la vigilanza e prevenire situazioni di illegalità.

Il prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa, ha ribadito l’impegno di continuare con queste azioni. Ha sottolineato l’importanza di accompagnare il trasferimento delle persone da Scordovillo con misure di supporto per l’alfabetizzazione e l’inserimento lavorativo. De Rosa ha avvertito che, senza iniziative concrete in questo senso, gli sforzi rischiano di risultare inutili.

È stata evidenziata l’importanza di una “accoglienza diffusa” sulle aree circostanti, per garantire che una volta liberati, gli spazi degradati vengano bonificati e rigenerati, prevenendo la rioccupazione da parte di soggetti non legittimi. L’approccio deve essere integrato, combinando interventi di polizia con iniziative sociali e di sostegno economico.

La collaborazione per una riqualificazione efficace

La riunione del Comitato Provinciale ha visto la partecipazione di tutte le parti coinvolte in questo importante progetto, che si fonda su un protocollo firmato lo scorso settembre, alla presenza del Ministro dell’Interno. È emersa una chiara consapevolezza della necessità di interventi coordinati che superino la mera enforcement della legge per includere anche il settore sociale.

Il tavolo di lavoro ha discusso strategie per garantire che prima dell’estate le opere di bonifica partano, avviando così un processo di cambiamento nel tessuto urbano di Catanzaro e Lamezia Terme. La sfida è quindi duplice: non solo quella di migliorare la sicurezza, ma anche di creare opportunità reali di integrazione per chi vive in condizioni di degrado.

Con l’impegno delle istituzioni e delle organizzazioni locali, si punta a costruire un futuro migliore per queste comunità, muovendosi verso un obiettivo comune di riqualificazione e integrazione sociale, per garantire un ambiente più sicuro e umano per tutti.

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